Fonte www.vita.it - La Legge di Stabilità 2014/2016, approvata alla vigilia di Natale, ha tagliato del 22% il Fondo Nazionale Infanzia e Adolescenza per il 2014 e di quasi il 30% per il 2015 e il 2016. In pratica, è come se Babbo Natale fosse entrato nelle case dei bambini non per lasciare dei doni ma per portarsi via un pacchetto su cinque, dicono da Arci e Arciragazzi.

Il Fondo Nazionale Infanzia e Adolescenza, che nel 2009 ammontava a 44 milioni di euro, è stato tagliato a 40 Milioni nel 2010/2011 e portato a 39 Milioni nella Legge di Stabilità 2013/2015; nonostante la legge fosse triennale e quindi non si sarebbero dovute prevedere variazioni fino al 2015, quest'anno il Governo ha proposto di tagliare ancora queste risorse per i bambini e i ragazzi: il Parlamento ha accettato, prevedendo 30 milioni per il 2014 (quindi alla fine sono stati trovati 2 milioni a riduzione del taglio nel passaggio alla Camera, ma solo per il 2014) e 28 nel 2015.

In dieci anni lo Stato Italiano ha cancellato l'80% del Fondo Nazionale Infanzia e Adolescenza. Si tratta di risorse che finanziano l'aggregazione sociale, i servizi sociali ed educativi, gli spazi per mamme e bambini, la tutela dei diritti e tutto quanto compreso nella Legge 285/97.

Questa riduzione forte inciderà in modo significativo sui bilanci dei Comuni, di fatto cancellando attività importanti che si svolgono in prevalenza nelle periferie, con gli adolescenti e i bambini piccoli, sulle strade; produrranno anche perdita di posti di lavoro, specialmente per giovani, aggiungendo danno a danno.

«Questo taglio di risorse si somma alla completa mancanza di strategia del nostro Paese nelle politiche minorili, per la tutela e la promozione dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza, per la famiglia; non è stato infatti finanziato negli scorsi anni il Piano Nazionale Infanzia e Adolescenza, non è stato rifinanziato il Fondo per i Nidi, è stato tagliato il Fondo Nazionale per lo Politiche Sociali e le risorse per le politiche per la famiglia sono da anni ferme a cifre irrisorie», dicono le associazioni. «Investire sui bambini e sui ragazzi deve tornare ad essere una priorità!».

7 gennaio 2014