Fonte www.vita.it - Sono stati pubblicati sul sito dell'Agenzia delle Entrate – in anticipo rispetto all'anno scorso, quando uscirono a maggio – gli elenchi con le preferenze espresse dai contribuenti nel 2012 per la destinazione del 5 per mille e gli importi attribuiti agli enti destinatari. Si può quindi tracciare un primo bilancio di come è andata l'edizione di due anni fa, anche rispetto al recente passato.

Il totale generale, che – si noti bene – è già ricalcolato per rientrare nel tetto dei 400 milioni di raccolta oltre il quale non si può andare, è pari a 393,1 milioni. Detto questo, il primo dato che balza agli occhi è l'irresistibile appeal del settore volontariato, che continua a concentrare le scelte espresse di milioni di contribuenti italiani: se nel 2011 avevano firmato in questo ambito oltre 10milioni 900mila italiani, per un importo di 259,3 milioni, l'anno successivo le scelte crescono a 11.125.819 (+2%) per una raccolta di 264,7 milioni (anche qui +2%). Quanto alle preferenze, Emergency si conferma prima, ma in calo quanto a raccolta: nel 2011 aveva sfondato il muro degli 11 milioni, mentre nel 2012 si deve "accontentare" di 10,3 milioni; in calo anche la seconda, Medici senza frontiere, che si ferma a 8,1 milioni (ne aveva raccolti 8,4 un anno prima) mentre l'invincibile Airc cresce ancora, passando da 6,4 a 6,6 milioni.

Pochissime le variazioni nella top ten del volontariato, che vede al terzo posto Unicef seguito da Ail e Acli, mentre al sesto posto si registra il "sorpasso" di Auser sulla Lega del Filo d'Oro; chiudono al nono e al decimo posto, come nel 2011, l'ospedale pediatrico Meyer e la fondazione Ant.

Crescono anche le scelte e gli importi destinati al rafforzamento delle disponibilità finanziarie del proprio Comune per attività sociali, che passano a 614mila firme (erano 592mila nel 2011) e 13 milioni (erano 12,5). Al primo posto si conferma Roma, come in passato, che raccoglie il maggior numero di preferenze, seguita da Milano e da Torino; sul versante opposto, è Militello Rosmarino (Messina) che si deve accontentare dell'importo minimo, pari a 9 centesimi.

E veniamo al settore della ricerca scientifica. Qui le firme registrano un lieve calo rispetto al 2011, attestandosi a 2.369. 872 (-3%) per una raccolta totale di 55,7 milioni contro i 57,5 di un anno prima. Invariati i primi tre posti, saldamente in mano a Airc, Fondazione italiana sclerosi multipla e Fondazione Veronesi, anche se la raccolta cresce solo le prime due (rispettivamente di 200mila e 300mila euro) mentre la terza perde circa 400mila euro.

Il settore della ricerca sanitaria è quello che registra le perdite più consistenti sia in termini di firme, calate di oltre il 6% (erano 2.519.844, sono diventate 2.359.645), che di fondi destinati, che passano da 54,7 milioni a 51,6. Anche qui rimane però invariata la testa della classifica, che vede ancora prima Airc con 14,6 milioni (in leggero calo rispetto ai 14,8 del 2011) seguita dalla Fondazione piemontese per la ricerca sul cancro (che raccoglie circa 300mila euro in più) e dal San Raffaele (in vistoso calo da 5,7 milioni a 4,3).

Ottimo risultato infine per le associazioni sportive dilettantistiche, che attraggono 10mila scelte in più (passando da 317mila a 327mila) e guadagnano oltre 400mila euro, toccando quota 8 milioni.

10 aprile 2014