È partita il 16 dicembre scorso la campagna, promossa dall'associazione LEDHA, intitolata " Vota la Convenzione!" . Un'iniziativa che vuole sensibilizzare, ma soprattutto spronare, i parlamentari eletti in Lombardia ad adoperarsi attivamente per la rapida ratifica a livello nazionale ed i consiglieri regionali, provinciali e comunali affinché le rispettive assemblee votino documenti analoghi a livello locale .
In particolare, si chiede a chi di dovere di deliberare una mozione che si impegni a:
dare attuazione ai principi sanciti nella Convenzione ONU dei Diritti delle Persone con disabilità nei differenti settori dell'Amministrazione
sostenere a livello nazionale i processi di ratifica della stessa Convenzione;
monitorare con continuità l' applicazione della Convenzione, costruendo percorsi di studio e di ricerca, un sistema regionale di monitoraggio ed implementazione della Convenzione nella legislazione e nelle azioni regionali;
coinvolgere attivamente le persone con disabilità e le loro organizzazioni più rappresentative in ogni processo connesso all'attuazione dei principi sanciti dalla Convenzione;
• costituire un Osservatorio regionale sulla Condizione della persona con disabilità .

Numerosi Consiglieri hanno già aderito all'iniziativa ma il primato per il Comune che vota la Convenzione va a Fagnano Olona (VA). Su proposta dell' assessore alle Politiche Sociali Rosalia Chendi, ha approvato all'unanimità la delibera sull'ordine del giorno Adesione ai principi e alle indicazioni della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità per la programmazione ed il miglioramento delle politiche sociali nel territorio .
Dal 23 dicembre scorso qundi, il Comune si impegna a:
«- adottare i principi della Convenzione Internazionale sui diritti delle persone con disabilità, ponendoli alla base di ogni azione politica futura rivolta ad esse;
- promuovere il coinvolgimento e la partecipazione attiva delle persone con disabilità e delle loro organizzazioni nei processi di implementazione e monitoraggio della stessa;
- favorire il coinvolgimento e la partecipazione delle persone con disabilità e di tutte le associazioni che le rappresentano in tutte le fasi dei processi di costruzione delle politiche di sviluppo, comprese quelle decisionali;
- chiedere al Governo e al Parlamento di ratificare la Convenzione ONU; di incrementare il Fondo Nazionale per le Politiche Sociali; di garantire risorse economiche al Fondo sulla Non Autosufficienza; attivare le risorse, per il massimo di quelle disponibili, per attuare politiche di inclusione delle persone con disabilità;
- promuovere l'informazione, la sensibilizzazione e la formazione al fine di favorire una nuova cultura sulla disabilità basata sul modello bio-psico-sociale così come stabilito dall'Organizzazione Mondiale della Sanità».

Ci auguriamo che questo sia il primo di una lunga serie e che altri comuni d'Italia vogliano seguire l'esempio.