Fonte www.vita.it - «Sono sicuro che il Governo stabilizzerà definitivamente il 5xmille ». Lo ha affermato il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Giuliano Poletti, intervenuto a Chianciano Terme alla 78^ Assemblea di Avis Nazionale.

Nel suo intervento il Ministro ha sottolineato molto bene quello che è il compito del Governo Renzi riguardo al Terzo Settore: « costruire gli strumenti di infrastrutturazione sociale utile ai cittadini affinché possano fare volontariato in un sistema efficiente».

Rispetto alle Linee Guida per la Riforma del Terzo Settore diffusa da pochissimi giorni, il Governo ha aperto le consultazioni. Poletti ha detto che «ci criticano perché non concertiamo abbastanza, questo paese è un paese che troppo a lungo ha sbagliato per paura di sbagliare, dove è diventata regola il "si però". Ma il "però" è diventato dieci giri di filo spinato intorno al "si". E molte volte ci si mette intorno ad un tavolo non per decidere meglio, ma perché così si è sicuri di chi è la colpa. Noi la responsabilità la assumiamo e se sbagliamo la colpa ce la prendiamo. Sulle linee guida per la riforma del terzo settore ascolteremo, leggeremo, ci confronteremo. Ma alla fine ci prenderemo la responsabilità di decidere e decideremo. Ascoltermo tutti coloro che vorranno fare proposte, ma è assoluto l'impegno del Governo ad assumersi la responsabilità di fare delle scelte. Per troppo tempo nel nostro Paese, la concertazione è stata la via per far sì che non si sapesse mai di chi era la responsabilità delle scelte e la responsabilità degli errori».

Altro punto importante toccato dal Ministro è stato il servizio civile. La filosofia alla base del progetto del Governo è che la giornata di nessun cittadino debba essere senza scopo. Ognuno deve avere un'opportunità e nessuno si deve sentire inutile. Dalle parole del Ministro sembra ormai scontata una radicale e profonda riforma del servizio civile verso l'universalità, privilegiando il mondo non profit. Sono incisive le parole sulla necessità di profondo cambiamento sociale: «è importante cominciare a progettare una società più solidale che sia più importante sia dello Stato sia del mercato. Se non ci fossero tutte le realtà del volontariato e del non profit del nostro Paese, e una mattina i volontari decidessero di non alzarsi, l'Italia si bloccherebbe».

All'evento assembleare partecipano 1.000 delegati in rappresentanza delle 3.415 sedi associative presenti su tutto il territorio nazionale. AVIS, con i suoi 1.250.000 donatori di sangue e oltre 2.100.000 donazioni all'anno è la più grande e la più antica associazione di volontariato del sangue d'Italia. I lavori si sono aperti alle ore 14.00 del 16 maggio con la relazione del Presidente nazionale, Vincenzo Saturni. Tra i principali temi toccati in Assemblea vi saranno il mantenimento dell'autosufficienza, la salvaguardia del principio di gratuità del dono anche e la prima donazione differita.

19 maggio 2014