Dopo la Sentenza Corte Suprema di Cassazione, a Sezioni Unite, N° 25011 del 2014 si sono susseguiti una serie di commenti ma, soprattutto, una sequela di dubbi.

Tentiamo di dissipare alcuni di questi ultimi. Preliminarmente si sente l'esigenza, questa volta, di approfondire questioni processuali civilistiche più che questioni di merito. Ad una lettura attenta della Sentenza si osserva che essa si fonda su un procedimento giurisdizionale originariamente avviato ai sensi e per gli effetti della Legge 1 marzo 2006 n. 67 (Misure per la tutela giudiziaria delle persone con disabilità vittime di discriminazioni) ed incardinato innanzi al Tribunale Civile di Udine.

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8 gennaio 2015