Fonte www.superando.it - «Esprimo apprezzamento e gratitudine ai membri del nuovo Parlamento Europeo, per aver voluto rendere ancora una volta operativo l'Intergruppo sulla Disabilità, organismo che gioca un ruolo molto importante nel fare pressione sul Parlamento stesso e sulle altre Istituzioni continentali, in favore di leggi e politiche inclusive per le persone con disabilità». Così Yannis Vardakastanis, presidente dell'EDF (European Disability Forum), l'organizzazione-ombrello che rappresenta gli interessi di 80 milioni di cittadini europei con disabilità, ha accolto con grande favore la decisione presa nel dicembre scorso dalla Conferenza dei Presidenti dei Gruppi del nuovo Europarlamento, di riavviare l'Intergruppo sulla Disabilità (European Parliament Disability Intergroup), organismo informale composto da Eurodeputati di tutte le nazionalità e di ogni parte politica, che si interessano di promuovere le politiche sulla disabilità nel loro lavoro a Bruxelles e Strasburgo, così come nel loro specifico contesto nazionale.

Si tratta in sostanza del solo organismo continentale interamente centrato sulla disabilità, che consente un dialogo regolare con le persone con disabilità e le organizzazioni che le rappresentano. Esso, tra l'altro, è uno dei più "antichi" del Parlamento continentale, essendo stato istituito nell'ormai lontano 1979.

Ad oggi è composto da circa cento Eurodeputati e opera in stretta collaborazione con l'EDF. Una notizia certamente positiva, quindi, in un'Europa dove le persone con disabilità continuano a subire discriminazioni di vario genere, in tutti gli aspetti della vita, a partire da quello del lavoro, ove il loro tasso di disoccupazione risulta essere più del doppio di quello delle persone senza disabilità.

E questo 2015, come viene sottolineato dall'EDF, si presenta come un anno cruciale per varie ragioni, rendendo ancora più necessaria la presenza dell'Intergruppo.

Si tratta infatti del "momento di mezzo" della Strategia Europea per la Disabilità 2010-2020, ciò che dovrà portare a una necessaria revisione di quanto sia stato fatto sinora in tale àmbito.

È previsto inoltre un serrato confronto tra l'Unione Europea e il Comitato dell'ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, per verificare a quale punto sia, nel Vecchio Continente, l'applicazione della Convenzione ONU, ratificata dall'Unione stessa alla fine del 2010. E ancora, come auspicato con forza dall'EDF, questo 2015 potrebbe anche coincidere con il lancio della proposta della Legge Europea sull'Accessibilità (European Accessibility Act) e con la definizione della Direttiva Europea contro la Discriminazione, provvedimenti attesi ormai da lungo tempo.

Per ulteriori informazioni e approfondimenti

Ufficio Comunicazione EDF (European Disability Forum), Lila Sylviti (lila.sylviti@edf-feph.org)

12 gennaio 2015