Tratto dal sito www.superabile.it

"Piena integrazione per gli alunni disabili siciliani"

Lo chiedono in un documento congiunto Anffas, Coordinamento H e Sfida alle istituzioni. Tra le proposte la costituzione del tavolo tecnico e un monitoraggio sullo stato dell'integrazione scolastica

Il documento è stato presentato nel corso della tavola rotonda su "Integrazione scolastica in Sicilia: dalla denuncia alla proposta", svoltasi stamani nella sede provinciale di Palermo. Le associazioni chiedono insieme che venga garantito "il diritto di cittadinanza pieno delle persone disabili". "L'integrazione scolastica va considerata anche con riferimento agli aspetti socio-culturali inquadrandosi in un lungo e faticoso processo di cambiamento culturale - scrivono -, in cui il confronto con la diversità ancora rappresenta la principale barriera da abbattere". Tra le richieste più urgenti le associazioni chiedono a breve termine: la costituzione del tavolo tecnico previsto dal piano triennale della regione a favore delle persone disabili; interventi sussidiari della regione per il miglioramento dell"integrazione scolastica; avvio di un monitoraggio sullo stato dell'integrazione scolastica allo scopo di individuare le priorità e le linee d'azione da adottare. Secondo le associazioni esistono ancora dei nodi relativi soprattutto: al numero notevole di insegnanti di sostegno precari; al numero eccessivo degli alunni per classe rispetto alla presenza dei disabili; alla mancanza di un piano di formazione specifica dei docenti curriculari; alla mancanza di un piano di aggiornamento per i docenti specializzati. In particolare tra i punti che si sottolineano nella proposta si evidenziano: la costituzione di un osservatorio permanente per l'aggiornamento degli indicatori della buona integrazione scolastica; la presa in carico totale del ragazzo disabile; il monitoraggio delle risorse impegnate per il finanziamento a favore dell'autonomia delle persone disabili; i finanziamenti di campagne di sensibilizzazione della società in attuazione del dettato della Convezione Onu con l'abbattimento delle barriere comportamentali ed ambientali che ostacolano la piena ed effettiva partecipazione alla vita sociale dei disabili. "Da questo confronto auspichiamo possa nascere una nuova fase di rapporti con le pubbliche amministrazioni - si legge ancora nella proposta - per proteggere, promuovere e garantire il pieno e uguale godimento di tutti i diritti umani e di tutte le libertà fondamentali dei disabili e promuovere il rispetto per la loro intrinseca dignità".