Tutto è iniziato dentro ad una lavanderia di Trento quando due ex compagne di scuola si sono ritrovate casualmente, dopo essersi perse di vista per diversi anni, scoprendo di condividere la stessa preoccupazione: la nascita di un figlio con disabilità. Era il 1965.

Da quel momento, attraverso il passa parola, poche persone, accomunate dallo stesso problema, senza particolari mezzi ma dotate di infinito coraggio e determinazione, si sono rimboccate le maniche per costruire un futuro diverso per i propri figli con disabilità intellettiva. A quell'epoca vergogna e rassegnazione costringevano le famiglie ad un isolamento forzato, anche in Trentino. Qualche anno prima, nel 1958, a Roma era nata la prima associazione italiana che si occupava di tutela dei diritti delle persone con disabilità e delle loro famiglie. Da Trento a Roma il passo è breve.

Si prendono i primi contatti, ci si informa e si decide di aderire all'Anffas con lo scopo di rompere l’isolamento nel quale era tenuto il ragazzo “disabile”, e poi di svolgere un’opera di sensibilizzazione dell’opinione pubblica ritenuta di importanza fondamentale per la risoluzione dei molti e gravi problemi di questa realtà. Fu dal pensiero progressista e quasi utopico di quel gruppo di genitori trentini che venne seminato un germe che ancora oggi rende importante Anffas Trentino, dal 2003 associazione autonoma rispetto alla sede nazionale.

Qui c'è la consapevolezza che le famiglie possono contare le une sulle altre, sostenersi a vicenda e camminare assieme, perché è l'unione a fare una vera forza! Nel 1967 vengono aperti la prima scuola materna speciale e il primo centro di addestramento professionale. Da lì in poi è stato un continuo crescendo di attività che ha portato Anffas Trentino ad occuparsi della disabilità in tutte le fasi della vita, dalla culla alla terza età.

Un impegno che non è stato solo rivolto agli associati e ai rispettivi familiari ma ha coinvolto l'intera comunità trentina fatta partecipe di una cultura di consapevolezza e accettazione della disabilità intellettiva.

Molte cose da quel lontano 1965 sono cambiate. Molti diritti sono ormai acquisiti e considerati imprescindibili anche se non bisogna mai abbassare la guardia.

Oggi Anffas Trentino Onlus è una realtà che segue 700 persone con disabilità intellettiva e/o relazionale attraverso 35 centri sparsi su grande parte del territorio provinciale attraverso 47 servizi. I dipendenti e i collaboratori superano le 500 unità, 340 sono i volontari, 1.800.000 le ore di attività riabilitativa, di assistenza e di cura erogata in un anno. Numeri importanti che testimoniano una presenza seria, professionale e attenta alle esigenze della persona. In mezzo secolo di storia Anffas ha attraversato stagioni felici e tempi più complessi ma sempre nella convinzione che le persone seguite devono avere le stesse attenzioni e servizi degli altri bambini, giovani ed adulti che vivono questo territorio.

Il 2015 per Anffas Trentino è un anno da festeggiare e celebrare con il coinvolgimento delle famiglie e dell'intera comunità trentina. Per questo motivo sono stati previsti una serie di momenti in grado di coinvolgere la più ampia fascia possibile della popolazione.

Innanzitutto un momento di riflessione e di memoria di una tragica pagina di storia sul programma di eutanasia nazista che ha portato allo sterminio di trecentomila persone con disabilità, molte delle quali usate come cavie per terribili sperimentazioni genetiche. “Perché non accada mai più. Ricordiamo” è una mostra che, inaugurata a Trento il 27 gennaio scorso, Giornata della Memoria, ora si sta spostando nei principali centri del Trentino per ribadire con forza che i valori di civiltà e umanità, che si chiamano rispetto della vita umana di ogni persona, non conoscono frontiere di luogo e di tempo.

Il 14, 15 e 16 maggio la città di Trento ospiterà il IX Convegno Nazionale Sidin (Società Italiana per i Disturbi del Neurosviluppo). Saranno tre giorni di studio e approfondimento con relatori nazionali ed internazionali per favorire lo scambio di esperienze innovative e la diffusione di buone prassi nell’integrazione socio-sanitaria.

Dopo la pausa estiva si riprende il 24 settembre all'Auditorium Santa Chiara con una serata musicale che vedrà insieme l'Orchestra Haydn di Bolzano e Trento e il Coro della SAT per dare una nuova veste alla vocalità alpina.

Quindi il 13 e 14 novembre i ragazzi di Anffas saranno protagonisti di un progetto di animazione teatrale scritto e realizzato da loro. L’attività di teatro sarà uno strumento diverso di comunicare, di esprimersi e di farsi conoscere. Le celebrazioni si concluderanno il 5 dicembre al PalaRotari di Mezzocorona con un pomeriggio di festa per tutta la grande famiglia di Anffas.

Saranno previsti momenti di animazione, giochi, musica e una grande torta con cinquanta candeline, da spegnere tutti assieme: famiglie, collaboratori, volontari e amici.

Sono previsti poi una serie di eventi collaterali, che permetteranno di avvicinarsi all’Associazione e di approfondirne la conoscenza, toccando con mano la realtà quotidiana: la tradizionale giornata di sport con “Giochi senza Barriere”, un libro, curato da Annalisa Borghese, e un documentario, curato da Franco Delli Guanti, ripercorreranno il percorso storico di Anffas Trentino, e ancora, le televisioni locali e i cinema saranno il tramite per proporre al pubblico trentino uno spot di sensibilizzazione con protagonisti i bambini del Centro Abilitativo per l'età evolutiva “Il Paese di Oz” e lo chef stellato Rinaldo Dalsasso.

Il programma completo delle iniziative è disponibile cliccando qui

Per informazioni

Ufficio Stampa Anffas Trentino Onlus, Franco Delli Guanti, 330 239131, info@mediaomnia.it

31 marzo 2015