Fonte www.disabili.com - Gli strumenti tecnologici e le loro funzionalità sempre più avanzate stanno consentendo una crescente partecipazione delle persone con disabilità nei vari contesti sociali e professionali, aprendo spazi per la realizzazione di inclusione personale e professionale. Ciò riguarda non soltanto le persone con disabilità sensoriale, attraverso l’utilizzo di ausili utili al superamento della concreta situazione di svantaggio, ma, più in generale, anche tutte le situazioni in cui siano presenti difficoltà eterogenee, di carattere relazionale, intellettivo e cognitivo.

Sono infatti ormai disponibili numerosi software ad hoc, con finalità di tipo facilitante, strutturati in modo molteplice e funzionale rispetto alle specificità. Essi sono particolarmente utili nei contesti formativi, poiché consentono approcci e possibilità inedite alla didattica, offrendo opportunità multiple e rispondenti alle differenti esigenze. Si tratta di strumentalità sulle quali negli ultimi anni si è molto concentrato il lavoro dell’Associazione Nazionale di Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale (ANFFAS), a partire dalla considerazione del fatto che la disabilità intellettiva e/o relazionale è presente in maniera preponderante, rappresentando la forma più diffusa di disabilità. Ai fini delle possibilità di apprendimento ricordiamo l’impegno profuso nel progetto Anffas in the cloud, che ha previsto la realizzazione di uno strumento interattivo ed implementabile per fornire un concreto supporto tecnologico all’apprendimento delle persone con disabilità intellettiva e/o relazionale. La piattaforma è nata con l’obiettivo di consentire lo sviluppo, l’utilizzo e la condivisione da parte degli operatori, degli insegnanti e delle famiglie, di esercitazioni interattive da utilizzare in vari contesti di apprendimento, riguardanti le autonomie, l’istruzione scolastica, la formazione professionale e le attività ludico-ricreative.

Più in generale, l’utilizzo delle Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione (TIC) nei contesti di apprendimento promuove la motivazione, la partecipazione e l’interazione dello studente con disabilità intellettiva; aiuta inoltre a mantenere l’attenzione e favorisce lo sviluppo dell’autostima. Si riscontra infatti una maggiore facilità d’uso rispetto agli strumenti tradizionali, favorita anche dalla possibilità della ripetizione. Inoltre, tali strumenti consentono molteplici possibilità di adattamento delle attività, favorendo gli specifici processi di individualizzazione e personalizzazione. Si segnala a tal proposito il progetto CITI, strumento comodo e accattivante per migliorare le abilità cognitive delle persone con disabilità intellettiva, utilizzabile anche da telefono cellulare.

Nelle scuole circa l’80% delle disabilità presenti è di tipo intellettivo e/o relazionale: se si considerano i ritardi nell’inclusione sociale delle persone con disabilità intellettiva, tali strumenti di supporto alle attività formative appaiono particolarmente graditi ed utili. È infatti necessario concretizzare l’obiettivo del miglioramento generale della qualità del loro progetto di vita e garantire il loro diritto alla partecipazione, valorizzando ed implementando le opportunità apprenditive, abilitative ed inclusive realizzabili a scuola, anche con il supporto delle tecnologie più avanzate.

Per approfondire

Leggi l'articolo dedicato ad Anffas In The Cloud

9 aprile 2015