Fonte www.superando.it - Adina, l’associazione per la difesa dei non autosufficienti, scrive una lettera a tutti i nuovi eletti del Consiglio regionale toscano per sottoporre alla loro attenzione le difficili condizioni degli anziani e, soprattutto, “l’illegittimità del pagamento della quota sanitaria per il ricovero nelle Rsa”.

“Attualmente – è scritto nella lettera - le persone anziane riconosciute non autosufficienti in Toscana, secondo il percorso previsto dalle norme in vigore, possono usufruire dei servizi residenziali (presso Residenze Sanitarie Assistite convenzionate), dei servizi semiresidenziali (centri diurni) dei servizi domiciliari e dei contributi economici. Per tutte queste prestazioni sono state formate delle liste d’attesa che vanificano di fatto il diritto assistenziale e sanitario nonostante sia stato loro certificato da una apposita Commissione della ASL. Le persone a cui la Commissione prescrive come Percorso Assistenziale Personalizzato il ricovero in RSA, ad esempio, vengono sollecitate – tramite i familiari - a provvedere autonomamente al ricovero in qualche struttura, e contemporaneamente vengono inserite in lista d’attesa per ottenere la quota sanitaria a carico della ASL, che ormai decorre in media dopo 12 mesi: si tratta di circa 1.500 euro al mese (oltre una cifra analoga, quota sociale, a carico dell’utente in base all’ISEE)”.

“Questo è assolutamente illegittimo, perché le norme prevedono il contributo dell’utente per la quota sociale ma escludono che si debba pagare la quota sanitaria, come è del tutto evidente finché esisterà il SSN sostenuto dalla fiscalità generale. Il ritornello che “la coperta è corta” è assolutamente inaccettabile per dei cittadini affetti spesso da pluripatologie che necessitano di essere curati, oltre che assistiti. Questo è il dramma di molte famiglie toscane: in alcuni casi siamo riusciti a dissuaderli dal vendere la casa per pagare quanto indebitamente preteso dalla ASL, ma purtroppo non sempre. La gravità di questo comportamento delle ASL toscane è così evidente da non richiedere ulteriori commenti. Si aggiunge però che nel bilancio 2015 della Regione Toscana non è stata rifinanziata la legge 66/2008 sulla non autosufficienza”.

30 giugno 2015