Fonte www.handylex.org - Fra i decreti previsti dal Jobs Act ((legge 10 dicembre 2014, n. 183) c’è anche quello che riguarda il “Semplificazioni in materia di lavoro e pari opportunità”. Lo schema del Decreto legislativo è già stato licenziato dal Consiglio dei ministri ed è ora all’esame consultivo delle competenti commissioni di Senato e Camera. Il documento ufficiale di riferimento l’Atto del Governo n. 176. I primi 13 articoli (l’intero Capo I) sono indirizzati ai “Lavoratori con disabilità” e sono rivolti principalmente a razionalizzare la disciplina vigente in materia di collocamento mirato (Legge 68/1999) e (art.12 e 13) a modificare alcune disposizioni sulle persone prive della vista in particolare le norme sui centralinisti ciechi. In larga misura i primi articoli riprendono le indicazioni contenute nel “Programma di azione biennale per la promozione dei diritti e dell'integrazione delle persone con disabilità”, predisposto dall’Osservatorio Nazionale sulla condizione delle persone con disabilità e adottato con DPR del 4 ottobre 2013. Molte indicazioni erano quindi attese e, in larga misura, condivise.

Le direttrici del decreto si possono riassumere in cinque ambiti di intervento:

◾la previsione di successive linee guida per il collocamento mirato;

la revisione del sistema degli incentivi all’assunzione con maggiore accento sulla disabilità intellettiva e psichica e sulle modalità di chiamata nominativa e numerica;

◾alcune modificazioni sulla platea delle imprese e aziende obbligate;

◾l’istituzione di una banca dati sui flussi occupazionali delle persone con disabilità;

◾la previsione di uno specifico fondo per gli “accomodamenti ragionevoli” che consentano una buona inclusione lavorativa.

Va detto in premessa che è opportuno leggere questo schema di decreto tenendo presente che è in fase di approvazione anche un altro decreto (Atto del Governo n. 177) che prevede una profonda azione in materia di servizi per l’impiego e per le politiche attive. Vi viene previsto, fra l’altro, la costituzione dell’Agenzia Nazionale per le Politiche Attive. La riforma della legge 68/1999 si colloca quindi anche in questo scenario in fase di profonda ristrutturazione.

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10 luglio 2015