Fonte - www.superando.it - 9 gennaio, periodo post natalizio, poche le notizie per i giornali, dato che la politica deve ancora riprendere a pieno regime. Un “falso invalido” è meglio di niente e ci troviamo davanti alle solite, identiche, scontate rappresentazioni che i titoli e le tesi riportate propongono. Ricercando su Google notizie su un fatto accaduto in provincia di Ferrara, si trovano almeno tre pagine di titoli pressoché uguali, in cui le antinomie riferite alla disabilità che la (in)cultura dei giornalisti propone sono abbastanza scontate e riconducibili a due presunti assunti.

Vediamoli: – Se è disabile non può fare giardinaggio… quindi è “falso invalido”. Se è in carrozzina non può stare anche in piedi… quindi è “falso invalido”. Qui di seguito solo alcuni dei titoli e le relative fonti che comprendono quotidiani locali, televisioni locali, siti locali di informazione, siti aggregatori di notizie: Doveva essere in carrozzina, beccato a fare giardinaggio (RovigoOggi.it); Jolanda, è invalido ma annaffia il suo giardino (la Nuova Ferrara.it); Si finge invalido per mesi, beccato mentre lavora in giardino (Il Resto del Carlino.it); Jolanda, è invalido ma annaffia il suo giardino (247 Libero.it); Falso invalido scoperto dai carabinieri mentre fa giardinaggio (Telestense.it); Invalido al cento percento scoperto fare giardinaggio (estense.com); Ferrara, invalido al 100% camminava ed annaffiava (stadio24.com); Truffe, invalido in sedia a rotelle sorpreso in piedi ad annaffiare il giardino nel Ferrarese (la Repubblica – Bologna.it).

Questa volta un paio di annotazioni scritte e poi lasciamo la parola esclusivamente alle immagini che parlano da sole. La prima annotazione è sulle decine e decine di corporative sociali che operano in campo agricolo e florovivaistico e che impegnano anche persone con disabilità. Settore che con le dinamiche relative al recente Expo di Milano e ai temi ad esso correlati (alimentare, orti, agricoltura, spreco alimentare, gastronomia, ristorazione…) si è sviluppato enormemente, pur tra luci e ombre. La seconda annotazione è sulla regola che la stampa propone, «o stai in piedi o stai in carrozzina», che è del tutto fantasiosa, in quanto esistono numerosissime persone con disabilità che a seconda della loro situazione stanno in piedi, da sole o con l’ausilio di bastoni… deambulatori, oppure utilizzando carrozzine, magari per i tragitti più lunghi, a volte conducendole autonomamente, a volte con un accompagnatore.

Spazio dunque alle immagini e a quello che ci raccontano e... speriamo raccontino anche ai tanti, tantissimi giornalisti che ancora una volta, come noi, non farebbero certo tanta fatica a farsi un giro su Google, Sezione Immagini compresa.

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* Redazione Sportelli Sociali del Comune di Bologna

12 Gennaio 2016