Fonte www.vita.it - “Parere non ostativo”. È arrivato nella seduta di giovedì 4 febbraio il tanto atteso via libera da parte della Commissione Bilancio all’avvio della discussione in Commissione Affari Costituzionali delle legge delega di riforma del Terzo settore, dell’impresa sociale e del servizio civile universale.

Il nodo, come spiegava il sottosegretario Luigi Bobba riguardava la copertura del cosiddetto “Fondo Progetti”. La quadra è stata trovata grazie all’emendamento 10.200 presentato dal relatore Stefano Lepri, che il viceministro all’Economia Enrico Morando ha giudicato come idoneo «dal punto di vista della correttezza della copertura e della capienza dei fondi indicati».

A questo punto quindi la discussione in commissione Affari Costituzionali a palazzo Madama ripartirà già nelle sedute di domani e dopodomani così come previsto dall’ordine del giorno.

Quanto potrà arrivare in Aula la riforma? Difficile fare previsioni certe, verosimilmente però potrebbe essere calendarizzata entro le prossime due settimana per poi venir discussa nella seconda metà del mese di marzo. Anche perché prima i senatori dovranno sbrigliare la matassa delle unioni civile e affrontare il dibattito sul decreto Milleproroghe su cui con ogni probabilità il Governo porrà la questione di fiducia e quello sull’omicidio stadale.

Prima di arrivare in Aula comunque l’esecutivo presenterà in Commissione Affari Costituzionali l’emendamento che introdurrà nell’articolato la nascita della Fondazione Italia Sociale, la cosiddetta “Iri del sociale” che sta tanto a cuore al consigliere del premier Matteo Renzi per il Terzo settore e per il sociale Vincenzo Manes. Una volta raccolto il voto favorevole di palazzo Madama, la delega dovrà comunque tornare a Montecitorio per l’approvazione definitiva.