Nel corso degli ultimi mesi Anffas Onlus è stata pienamente coinvolta in un'importante iniziativa per l'aggiornamento delle norme UNI in merito ai servizi diurni e residenziali per persone con disabilità.
L'UNI - Ente Nazionale Italiano di Normazione - è un’associazione privata senza scopo di lucro riconosciuta dallo Stato e dall’Unione Europea che da quasi 100 anni elabora e pubblica norme tecniche volontarie – le norme UNI appunto, relativamente a tutti i settori industriali, commerciali e del terziario. Fare normazione significa studiare, elaborare, approvare e pubblicare documenti di applicazione volontaria – le cosiddette norme tecniche – che definiscono come fare bene le cose garantendo sicurezza, qualità, rispetto per l’ambiente e prestazioni certe in tutti i settori industriali, commerciali e del terziario. Lo scopo della normazione è quello di contribuire al miglioramento dell’efficienza e dell’efficacia del sistema socio-economico, fornendo gli strumenti di supporto all’innovazione tecnologica, alla competitività, alla protezione dei consumatori, alla tutela dell’ambiente, alla qualità di prodotti, servizi e processi” (dal sito di UNI: www.uni.com).
Dal 2002 è attiva la norma 11010 dedicata ai servizi diurni e residenziali per persone con disabilità. Una norma che stabilisce criteri e modalità per progettare e gestire i servizi su basi di qualità. 2002, ovvero, quattro anni prima dell’avvento della Convenzione ONU, 7 anni prima della legge di ratifica della Convenzione da parte del nostro Paese, 8 anni prima dell’avvio del programma di azione sulle politiche per la disabilità.
Una norma che doveva essere revisionata e ripensata, a partire dal suo campo di applicazione e dalle finalità stese dei servizi.
Presso UNI si è quindi costituito nel 2015 un gruppo di lavoro composto da diverse realtà che operano nel campo dei servizi e delle politiche per la disabilità. In rappresentanza di Anffas Onlus ha partecipato attivamente ai lavori Marco Faini, direttore Anffas Brescia Onlus e consulente area relazioni istituzionali, advocacy e comunicazione Anffas Onlus.
Dopo un anno di lavoro la revisione è stata completata e ora, secondo le regole di UNI, è in corso di svolgimento la fase di “inchiesta pubblica” che consente a chiunque voglia farlo, di leggere il testo della norma revisionata, proporre integrazioni e modifiche, esprimere condivisione o contrarietà.
L’inchiesta pubblica è attiva sino al 19 maggio 2016. Il progetto è accessibile sul sito Web UNI all’indirizzo: http://www.uni.com/index.php?option=com_wrapper&view=wrapper&Itemid=900&lang=it
Per accedere al progetto bisogna digitare nel campo "codice progetto": U8300A130.
Al link sopra indicato è possibile sia scaricare il documento, che inviare il commento.
Nel merito:

  •  la norma UNI revisionata è, a parere di ANFFAS, un positivo ed efficace esempio di come la Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità sia non solo un mirabile contenitore di valori e principi, ma un concreto strumento di lavoro per modificare e adattare i contesti di vita all’inclusione sociale delle persone con disabilità, comprendendo in questo anche il sistema dei servizi alla persona
  •  la norma si caratterizza per alcuni aspetti cruciali che, se applicati, avranno il potere di modificare in profondità il funzionamento dei servizi e quindi il lavoro degli operatori:
    • il campo di applicazione della norma si allarga (servizi per l’abitare e per l’inclusione sociale delle persone con disabilità);
    • due i principi di fondo su cui si basa la norma: l’autodeterminazione della Persona e l’accomodamento ragionevole, ovvero la ricerca individualizzata delle soluzioni per rispettare il diritto di partecipazione alla vita comunitaria su basi di uguaglianza;

Sulla base di tali pre-condizioni, l’organizzazione che gestisce il servizi dovrà dare evidenza di:

  •  avere reso accessibile alle persone con disabilità la documentazione riguardante il servizio;
  • avere impostato la propria politica e il proprio funzionamento in modo da garantire la massima partecipazione attiva delle PcD nella definizione delle scelte che orientano la gestione del servizio, nel pieno rispetto della loro dignità intrinseca;
  • essere in grado di compiere rilevazioni oggettive dei funzionamenti, dei bisogni, delle preferenze, dei desideri e delle aspirazioni, dei valori delle persone con disabilità a cui offrono servizi;
  • potere garantire la formazione specialistica degli operatori e il loro aggiornamento in linea con le migliori evidenze di efficacia disponibili (protocolli, procedure, linee guida, ecc.);
  •  agire in modo che il servizio fornito sia integrato nel tessuto sociale, nella rete istituzionale, culturale e comunitaria.

Vi è infine un ultimo elemento che è necessario evidenziare: per la prima volta nella storia dell’UNI (fondato nel 1921) una norma viene proposta nella fase di inchiesta pubblica anche in versione “facile da leggere”, per dare la possibilità anche a persone con disabilità intellettiva e/o relazionale di conoscere le finalità della norma ed esprimere il proprio parere.
Una circostanza che Anffas ha posto come “condizione” per garantire la propria partecipazione al gruppo di lavoro, che UNI ha accolto, dimostrando lungimiranza e attenzione ai temi del rispetto dei diritti delle persone con disabilità.
In tal senso, grazie alla disponibilità di alcune Associazioni Anffas e di altrettanti enti gestori “a marchio Anffas”, prima dell’avvio della fase di inchiesta pubblica si è proceduto alla traduzione del testo in linguaggio “facile da leggere” e si sono costituiti dei gruppi di lettura e discussione che hanno formulato pareri e proposte che saranno riversati nel sito di UNI, concorrendo, su basi di uguaglianza, alla valutazione di quanto emergerà dalla fase di inchiesta pubblica e completare quindi l’iter di approvazione della norma.
Da tutto ciò si capisce perché Anffas abbia ritenuto importante e necessario partecipare alla revisione della norma, che rispecchia pienamente i valori e gli elementi fondanti della linea associativa.
È importante per Anffas che chi desidera, esamini i contenuti della norma revisionata con le persone con disabilità, le famiglie, i collaborati, ed esprima, secondo le modalità su indicate, il suo parere.

Anffas ringrazia di cuore della collaborazione con l'augurio di potere fare da differenza grazie al contributo di chi ha a cuore i valori che difendiamo!