Lanuovasardegna.gelocal.it - Un oristanese in nazionale: non capita tutti i giorni di vederlo. Il 23 e il 24 giugno in Russia vestirà una ideale maglia azzurra Antonello Madeddu, il 26enne con sindrome Down, che in passato ha anche vestito i panni di componidoreddu nella Sartigliedda. Antonello va a cavallo da tanto tempo, assecondato dal padre, mente e cuore del Giara Oristanese, e seguito a livello tecnico da un istruttore di livello come Roberto Palmieri (anche lui un passato nel salto ostacoli e varie esperienze alla Sartiglia, anche come componidori).

Negli ultimi anni ha abbracciato una disciplina affascinante e difficile: il dressage. E proprio in questa specialità Olimpica gareggerà, con i colori della nazionale, a San Pietroburgo. Antonello Madeddu, insieme all'algherese Paolo Mura, sarà il portabandiera della Federazione italiana disabilità intellettiva e relazionale. Lo ha voluto Luciano De Sanctis, responsabile tecnico della nazionale, convinto dalle capacità di Antonello e dai titoli di campione sardo e di campione italiano già conquistati in passato.

Roberto Palmieri è ottimista, anche se Antonello Madeddu non potrà, come gli altri cavalieri in arrivo da tutto il mondo, contare sul proprio cavallo. «È un peccato - dice Palmieri - stavamo lavorando molto bene con Mooser, una cavalla con la quale abbiamo anche vinto una gara a Oristano. Una cavalla scoperta per caso: in tre mesi l'abbiamo trasformata da Cenerentola in principessa». 

I cavalieri, però, arriveranno in Russia senza i loro animali e dovranno fare conto su quelli forniti dall'organizzazione. Bisognerà adattarsi in fretta e bene all'animale che verrà insegnato. Cosa non facile perché nel dressage, forse più che in altre specialità, è importante il feeling tra cavaliere e cavallo.

09 giugno 2016