Per Anci Lombardia la decisione presa da Regione Lombardia di delegare ai Comuni i servizi di assistenza e trasporto degli alunni e studenti con disabilità è “inaccettabile”.

È quanto emerso dall’ultima riunione del Consiglio direttivo di Anci Lombardia che ha rimesso il tema della scuola al centro della discussione, dopo la recente approvazione da parte della Giunta Regionale di un progetto di legge sulla semplificazione.

Regione Lombardia con la sua legge finanziaria del 2017 ha deciso di riprendersi la competenza della partita, assumendosi i compiti di promozione, sostegno e gestione del servizio di assistenza educativa e trasporto scolastico degli alunni e studenti con disabilità che frequentano le scuole superiori, compresi gli studenti con disabilità sensoriali e impegnandosi anche a redigere linee guida, coinvolgendo i Comuni.

Successivamente, con la DGR 6345/17, la Regione ha però adottato un pdl sulla semplificazione che trasferisce ai Comuni la gestione di questi servizi, precisando che le spese vengono coperte con i fondi dello Stato. Di fronte a queste decisioni il Consiglio Direttivo di Anci Lombardia ha ritento inaccettabile la formulazione proposta dalla Regione, che contrasta con gli obiettivi declinati dalla Regione stessa e propone una nuova formulazione.

“Come Anci Lombardia abbiamo chiesto un incontro con l'Assessore regionale Garavaglia al fine di fare chiarezza sulla questione e per definire alcuni punti fermi", ha dichiarato Roberto Scanagatti, Presidente dell'Associazione dei Comuni lombardi. "Oltre a presentare delle proposte di emendamento, i Comuni possono infatti dichiarare la loro disponibilità a gestire i servizi di assistenza educativa e trasporto scolastico per gli alunni con disabiltà frequentanti scuole superiori e formazione professionale - esclusi i servizi per i disabili sensoriali -, a condizione che la Regione assicuri le risorse umane, finanziarie e strumentali per erogare i servizi e stabilisca norme chiare ed inequivocabili per la gestione dei medesimi", ha sottolineato Scanagatti.

Sul tema è intervenuto anche Pier Franco Maffè, presidente del Dipartimento istruzione, che ha proseguito evidenziando come "la decisione della Regione è per noi inaccettabile, perché non possono essere scaricate sui Comuni le competenze e le responsabilità dell'assistenza educativa e del trasporto scolastico dei disabili in capo a Regione", per di più senza prevedere delle regole e lo stanziamento di adeguate risorse, visto che si dovrà far fronte ad una spesa complessiva stimata in 30 milioni di euro.

4 aprile 2017