logo della campagna "i diritti alzano la voce"Promossa per sabato 27 febbraio la mobilitazione nazionale "I diritti alzano la voce", in favore dei diritti sociali. "Sui bisogni delle persone non ne hai azzeccata una!": è il ‘j'accuse' del volontariato e del terzo settore nei confronti della politica.

Fonte : superabile

Una manifestazione che vuole anche essere un momento di proposta: è la mobilitazione nazionale "I diritti alzano la voce" in favore dei diritti sociali, promossa da numerosi soggetti del volontariato e del terzo settore, per sabato 27 febbraio in diverse città italiane. "Perché problemi come la disoccupazione, la povertà, la non autosufficienza e la tutela - si legge nella nota che accompagna l'evento - di diritti fondamentali, come quello all'istruzione e alla salute, richiedono nuove risposte e forti investimenti, attesi ormai da troppo tempo. Come dice lo slogan della mobilitazione: Cara politica, sui bisogni delle persone non ne hai azzeccata una!".Il messaggio che si intende lanciare è chiaro e semplice. "Il welfare - si legge ancora - è nato per garantire uguaglianza e giustizia sociale, tutelarci dai rischi e dalle difficoltà che tutti incontriamo nella vita. Proprio per questo dobbiamo renderlo più moderno ed efficace. Eliminare gli sprechi è possibile e doveroso, ma smantellare il nostro sistema di sicurezza sociale renderebbe la vita di tutti noi molto più dura".
Nell'ambito della manifestazione verranno presentate le "10 proposte per un'Italia civile", sulle quali viene promossa la raccolta di firme. I dieci punti, infatti, vanno a comporre una vera e propria piattaforma di proposte: il documento vuole essere un punto di partenza per riflettere e cogliere le profonde trasformazioni economico-sociali intervenute in questi ultimi decenni. "Il welfare non va abbattuto, ma riformato - si legge nel documento -. E per sensibilizzare l'opinione pubblica, le Istituzioni, i partiti e i media decine di organizzazioni della società civile e tantissimi operatori e cittadini, il 27 febbraio prossimo, scenderanno in piazza, organizzeranno eventi, raccoglieranno firme per i diritti".
I numeri della campagna confermano le trasformazioni dei bisogni economico-sociali nel nostro paese e l'inattualità della soluzioni ad oggi proposte, se confrontate con il resto d'Europa. "Due milioni di italiani sono disoccupati. Mezzo milione di contratti precari - si legge nella nota - non sono stati rinnovati. Un giovane su quattro cerca lavoro senza trovarlo. Cresce il numero delle persone che, ormai scoraggiate, smettono persino di cercarlo. Solo un disoccupato su tre ottiene in Italia un'indennità di disoccupazione. In Europa, ogni disoccupato - si legge ancora - può contare su un sussidio. Il nostro Paese è quello che spende di meno per la disoccupazione tra i quindici paesi europei più avanzati". E ancora sulla povertà e sulla non autosufficienza. "Oltre otto milioni di italiani sono poveri: quart'ultimo posto in Europa. Quasi il 25% di tutti i bambini e ragazzi italiani - si legge - è povero. Le famiglie prive dei beni materiali per il soddisfacimento dei bisogni essenziali sono oltre 5milioni (5.393.000), quasi 1 su 4, cioè 19 milioni di persone. Solo l'Italia, la Grecia e l'Ungheria, in Europa, non prevedono una forma di aiuto per tutte le persone povere. Soltanto l'1,2% della ricchezza nazionale va a sostegno delle famiglie ed è uno dei valori più bassi in Europa. La spesa sociale pro capite italiana è di un quarto inferiore alla media europea. Nel 2000 gli ultrasessantenni superavano i 14 milioni di individui (21% della popolazione). Nel 2020 arriveranno a 17,5 milioni (30%) e nel 2040 a 22 milioni (40%)". "Ciò vuol dire - spiegano i promotori - una crescita enorme del bisogno di assistenza sanitaria e sociale. In Italia il Fondo che dovrebbe aiutare gli anziani non autosufficienti, e le loro famiglie, è fermo a 400 milioni di euro. Servirebbero almeno 2 miliardi e mezzo".
Numerose le organizzazioni che hanno aderito ad oggi alla campagna: Antigone, Arci, Arciragazzi, associazione Cittàvisibile, associazione Familiari Alzheimer Pordenone onlus, associazione Welcome, Auser, Centro Iniziative e Ricerche Euromediterraneo (Cirem) - Napoli, Comitato Diritti Civili delle Prostitute, Comunità Saman, Coordinamento nazionale Comunità di Accoglienza (Cnca), Emmaus Italia, Erit Italia, Eurocare Italia, Federazione internazionale "Città sociale" - Campania, Federazione italiana per il Superamento dell'Handicap (Fish), Federazione italiana Organismi per le Persone senza Dimora (fio.PSD), Federazione Scs/Cnos - Salesiani per il sociale, Forum Droghe, Gruppi di Volontariato Vincenziano - Aic Italia, Ires Campania, Jesuit Social Network (Jsn) Italia, Lunaria, Movi, Movimento Rinnovamento democratico, Solidarietà e Cooperazione - Cipsi.

Per saperne di più visita il sito della campagna: http://www.idirittialzanolavoce.org/

19 febbraio 2010

Per approfondire
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