Fonte www.superabile.it - Le prestazioni assistenziali (pensioni, assegni, indennità concessi per invalidità civile; pensioni e assegni sociali), non sono esportabili all'estero. Infatti, l'INPS precisa che le provvidenze economiche concesse agli invalidi civili non sono accreditabili in istituti bancari esteri, nel caso di trasferimento prolungato in un altro paese. Mentre potranno continuare ad essere erogate in Italia, nel caso di un eventuale spostamento all'estero, sempre che la permanenza nell'altro stato sia di breve durata.

In seguito alla richiesta di chiarimenti da parte delle proprie strutture territoriali, con Messaggio del 20/12/2013, n.20966 - disponbile a questo link -  l’Inps precisa cosa deve intendersi per “periodo di breve durata” . Infatti, il messaggio chiarisce che le prestazioni assistenziali sopra riportate, saranno sospese solo quando la permanenza fuori dal territorio italiano si prolunghi oltre i sei mesi, a meno che non ricorrano gravi motivi sanitari idoneamente documentati da parte dell’interessato (per esempio: interventi terapeutici, ricoveri, cure specialistiche da effettuarsi presso strutture sanitarie estere; esigenza di assistenza continua da parte di un familiare residente all’estero; esigenza di acquisire farmaci disponibili fuori dal territorio italiano ecc.). Decorso un anno dalla sospensione, e verificato il permanere della mancanza del requisito della residenza, si procederà alla revoca del beneficio.

Inps si precisa, comunque, che qualora sia intervenuta la revoca della prestazione, l’interessato, se in possesso di un verbale sanitario in corso di validità e dei previsti requisiti amministrativi, potrà presentare domanda di prestazione utilizzando il modello AP93, senza necessità di attivare il procedimento sanitario. In caso di accoglimento della suddetta domanda, secondo le regole generali, la prestazione sarà erogata dal mese successivo alla data di quest’ultima. Lo ha ricordato anche il Sottosegretario al Welfare Massimo Cassano in risposta ad una recente interrogazione parlamentare sollevata dalla Lega Nord che chiedeva conto circa la revoca da parte dell'Inps della pensione di inabilità civile e dell'indennità di accompagno.

23 maggio 2017