matita annodataAnffas Lombardia ed Anffas Marche scrivono agli uffici scolastici regionali e provinciali

Anffas Onlus Lombardia ha inviato una lettera, che riportiamo di seguito, agli Uffici Scolastici Regionale e Provinciali del territorio, per invitarli, specie all'approssimarsi dell'inizio del prossimo anno scolastico, a mettere in atto tutti gli adempimenti previsti per legge, ultima la sentenza della corte costituzionale n. 80 del 24/02/2010, atti a garantire la migliore inclusione scolastica per gli alunni con disabilità. Su impulso di questa iniziativa, anche Anffas Onlus Marche ha inviato una propria lettera.

Ecco il testo della nota:

La sentenza della Corte Costituzionale 80 del 24 febbraio 2010 ha segnato un punto fermo per il rispetto del diritto all'istruzione delle persone con disabilità, stabilendo l'illegittimità costituzionale dell'articolo 2 della L. 244/07, che ai commi 413 e 414 ha stabilito a priori un tetto massimo al numero dei posti degli insegnanti di sostegno e ha abolito le deroghe al sostegno per gli alunni in situazione di gravità.

La sentenza 80, che ha forza di legge dal giorno successivo alla sua pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale (I Serie Speciale, n. 9 del 3 marzo 2010) e vale su tutto il territorio nazionale, ha ricordato che un diritto esigibile, quale quello all'integrazione scolastica nel rispetto delle "effettive esigenze", non può essere "affievolito" da motivazioni di bilancio o logiche di mero risparmi o e che "ad un maggiore livello di disabilità deve corrispondere un maggior grado di assistenza, al fine di consentire al disabile di superare il suo svantaggio e di porlo in condizione di parità con gli altri".

Come ANFFAS abbiamo fornito consulenza a genitori che hanno avviato iniziative legali nei confronti dell'Amministrazione Scolastica per difendere il diritto all'integrazione scolastica dei propri figli, ma riteniamo che, in vista del prossimo anno scolastico, si potrebbe ragionevolmente evitare un nuovo ricorso massiccio al T.A.R. (che alla luce della sentenza della Consulta si concluderebbe con esito favorevole alle famiglie e comporterebbe un notevole onere finanziario per lo Stato chiamato in giudizio) se il Ministero in primo luogo, ma anche, l'USR, gli USP e i singoli Dirigenti Scolastici attuassero le buone prassi che la nostra Legge prevede , a prescindere dal fatto che siano le famiglie, solitamente quelle più informate e consapevoli, a farne richiesta:

- I dirigenti delle singole Istituzioni Scolastiche entro maggio-primi di giugno dovrebbero riunire i GLH operativi per valutare i casi certificati di handicap, verbalizzandone l'eventuale stato di gravità, sulla base della documentazione sanitaria esistente (DF) e del progetto educativo-didattico formulato dalla scuola in collaborazione con la famiglia (PDF, PEI), la richiesta di risorse umane e materiali per l'integrazione degli alunni con disabilità, con la delle ore di sostegno in deroga rispetto all'organico di diritto, da presentare all'USR, per il tramite dell'USP, oltre alla valutazione del bisogno educativo e assistenziale (assistenza per l'autonomia e la comunicazione e assistenza di base) e la richiesta di particolari sussidi didattici;

- I medesimi Dirigenti Scolastici dovrebbero nello stesso periodo chiedere lo sdoppiamento all'Ufficio Scolastico Regionale, tramite l'Ufficio Scolastico Provinciale, delle classi sovraffollate dove sono inseriti alunni disabili , nel rispetto delle norme vigenti in tema di sicurezza e dell'articolo 5, comma 2, del DPR 81/09, sul numero massimo di 20 o 22 alunni nelle classi frequentate da alunni con disabilità, evitando il concentramento in una stessa classe di più di 1 allievo disabile (massimo due se con handicap lieve).

- Il MIUR e le sue articolazioni territoriali dovrebbero promuovere un'adeguata formazione iniziale sulla didattica speciale, sui metodi e i mezzi per promuovere una piena inclusione, non solo scolastica, ma in senso lato sociale degli alunni con disabilità, per TUTTI i docenti , di sostegno e curricolari, e una formazione in itinere , che garantisca un aggiornamento continuo del personale;

- I singoli USP e l'USR dovrebbero rinnovare o attuare, se non ancora esistenti, Accordi di Programma provinciali e regionali per mettere in rete tutti gli attori della presa in carico istituzionale dell'integrazione scolastica: gli Uffici scolastici territoriali, le singole Istituzioni scolastiche autonome, le Aziende Ospedaliere e le ASL, le Province e i Comuni.

Come ANFFAS aiuteremo le famiglie di alunni con disabilità, in particolare se derivante da handicap grave, a prestare maggiore attenzione nella redazione dei loro Piani Educativi Individualizzati , da cui deve risultare con chiarezza il numero di ore di sostegno necessarie. Come Associazione di famiglie di persone con disabilità mettiamo a disposizione della comunità territoriale il nostro lavoro e la nostra competenza, attivando iniziative di sensibilizzazione e promozione della cultura dei diritti all'interno della popolazione, di informazione, formazione, accompagnamento e sostegno per le famiglie di persone con disabilità, in una logica non di supplenza dell'operato pubblico ma di leale collaborazione.
Distinti saluti.

Per il Consiglio Direttivo di Anffas Lombardia Onlus
La Presidente Carla Torselli

leggi la lettera di Anffas Marche

Per maggiori informazioni sulla sentenza n. 80
Leggi anche la nostra news "Incostituzionali i tagli al sostegno"