Fonte www.vita.it - Cittadinanzattiva ha presentato la campagna di riforma costituzionale “La salute è uguale per tutti”, per affermare e rilanciare il diritto alla salute dei cittadini, ovunque essi risiedano.

A quarant’anni dalla sua nascita, il Servizio sanitario nazionale non sta bene. Il prezzo che si paga per godere di un diritto sull’intero territorio è diventato davvero troppo alto: con italiani che, in una condizione di cittadinanza di serie B, o sono costretti ad andare nel privato, pagando per ottenere servizi che in altre aree del Paese vengono erogati dal pubblico con standard dal punto di vista dei tempi e della qualità delle prestazioni spesso eccellenti, oppure “scelgono” direttamente di emigrare in quelle Regioni nelle quali, appunto, è possibile ottenere naturalmente quelle prestazioni negate loro, invece, dalle Regioni di origine.

Le forze politiche, ora che siamo chiamati a tornare alle elezioni, hanno intenzione di dare una risposta reale a questa domanda? Questo è il punto. Perché, aggiungo, il problema non è più soltanto il rapporto tra Nord e Sud del Paese ma anche quello all’interno di una parte sempre più ampia dell’Italia: tra grandi e piccoli centri così come tra aree costiere ed aree montane. È tempo dunque di tornare alla realtà. Crediamo che la creazione di cittadini che possano contare su garanzie e diritti solo se nati in determinate aree del Paese non sia accettabile. Non solo non è rispettoso di quanto previsto dall’articolo 32 della Costituzione, ma contravviene anche al principio di sussidiarietà che, sempre nella nostra Costituzione all’articolo 118, ha il fine ultimo di garantire cure e tutele uguali per tutti i cittadini.

Per questo abbiamo deciso di formalizzare una proposta di riforma costituzionale di un rigo e mezzo, tanto semplice quanto essenziale, che, all’art. 117 della nostra Costituzione, alla parola “tutela della salute” aggiunga una specifica che ne rafforzi l’elemento di garanzia e di tutela alla luce del migliore interesse dalla prospettiva del cittadino. La nostra proposta verrebbe a definirsi in questo modo: «tutela della salute nel rispetto del diritto dell’individuo ed in coerenza con il principio di sussidiarietà di cui all’art. 118 Cost».

La campagna per questa proposta che si chiama “La salute è uguale per tutti” è partita da Roma il 24 febbraio u.s. con un evento presso l'Isituto dell'Enciclopedia Italiana Treccani con la partecipazione di associazioni mediche e di pazienti, associazioni civiche, testimonial, costituzionalisti e interlocutori istituzionali a diverso titolo impegnati nella promozione di questo importante diritto.