logo della conferenza stato regioni Nel documento di analisi della manovra, la Conferenza delle Regioni parla di 328/00 ed ICF ed appropriatezza. Quanto era stato anticipato da Anffas.

Riportiamo di seguito il testo del comunicato della Conferenza Stato Regioni del 16 giugno che introduce un documento di analisi nel quale si avanzano delle serie proposte di emendamento al testo della manovra nella parte che riguarda l'invalidità civile. Il contenuto è perfettamente in linea con quanto esplicitato da Anffas in una lettera inviata a tutte le istituzioni.

Manovra: invalidità, le proposte delle Regioni
"Una completa revisione dell'invalidita' civile, come era gia' prevista dall'articolo 24 della legge 328/2000 (con una delega mai attuata) con l'attribuzione dei benefici a chi e' veramente disabile e non autosufficiente". È quanto propone la Conferenza delle regioni e delle province autonome negli allegati al documento ufficiale in risposta alla manovra economica del governo proposta dal ministro dell'Economia, Giulio Tremonti. Le regioni chiedono di trasformare gli assegni sociali per l'invalidità civile e l'indennità di accompagnamento in tre misure che rispondano a problemi di incapacità di produrre reddito o non autosufficienza. Il primo riguarderebbe "un sostegno economico per sostituire la mancata produzione di reddito da lavoro da parte del disabile (una sorta di reddito minimo) - spiegano – da revocare quando la persona e' inserita definitivamente nel sistema produttivo o da conservare se l'inserimento al lavoro non è possibile". Un differente sostegno economico "per i disabili adulti, molto gravi, al fine di favorire la loro vita autonoma" ed infine "un sostegno economico di assistenza e tutela per gli ultrasessantacinquenni totalmente non autosufficienti". Una proposta, spiegano nel documento, che presuppone anche nuove modalità valutative. "Le regioni hanno presentato su questo piano più documenti per l'utilizzo dell' Icf per i disabili giovani e adulti, mentre per gli anziani si dovrebbero utilizzare metodi di valutazione dell'autonomia, già in uso in molte regioni italiane". A tal proposito, spiegano le Regioni, c'è già una Commissione ministeriale al lavoro per modificare le tabelle di invalidità e per questo si chiede ancora nel documento di "accelerare i lavori della Commissione e modificare contemporaneamente gli emolumenti come sopra indicato, rendiamoli appropriati e arriveremo senz'altro ad un risparmio anche maggiore, collegato però ad una equità erogativa che non va a penalizzare persone in condizioni di elevato bisogno". Tra le richieste, inoltre, anche la richiesta di una "rigorosa separazione tra le azioni per l'istruzione e quelle per la assistenza" per quanto riguarda quella parte della manovra che tratta dell'alunno in condizioni di handicap.
L'innalzamento dal 74 all'85 della percentuale per l'ottenimento dei benefici collegati all'invalidità, specifica il documento, comporta l'esclusione di importanti patologie ma dal punto di vista economico non e' "risolutivo nella crisi economica" e potrebbe avere invece "un effetto devastante sulle persone e sulle famiglie". "Escludere la trisomia 21 (piu' nota come sindrome di Down) - si legge nel documento -, cecita', sordomutismo e autismo significa agire sul 2-3 per mille dei minori (0/14 anni)", che in base ai limiti di reddito si stimano in "circa 6-7000 persone, per una ipotetica spesa annua di circa 22 milioni di euro". Mentre per le patologie psichiatriche "si attesteranno intorno a circa 90.000 persone con una ipotetica spesa annua intorno a 280 milioni di euro". Gli esclusi dai benefici economici legati all'invalidità, continua il documento, "andranno certamente ad aumentare le domanda di aiuto economico o di sostegno, nei confronti delle Amministrazioni locali o al Servizio Sanitario (non esclusi ricoveri impropri in sedi ospedaliere, particolarmente per le persone con psicosi). In sintesi l'effetto economico delle restrizioni sulla spesa pubblica sarebbe del tutto aleatorio e inesistente".
16 giugno 2010
Fonte:www.regioni.it

Per approfondire
scarica il documento della Conferenza Stato Regioni
leggi la lettera che Anffas ha inviato a tutte le istituzioni

leggi il dossier de lavoce.inf o con i dati sulla manovra, suddivisi per temi