fonte superabile.it - Attraverso il tema scelto per il 2018 si vuole evidenziare il valore aggiunto che le persone con sindrome di Down portano nel mondo della scuola, del lavoro, del tempo libero e combattere i pregiudizi che le vedono ancora solo come persone da assistere. Aipd: “Molto c’è da fare”. Alle Nazioni Unite a New York l’esperienza di inserimento lavorativo realizzata in Italia e in Europa con il progetto Valueable

Il 21 marzo si celebra in tutto il mondo la Giornata della sindrome di Down, una giornata che ha l’obiettivo di sfatare stereotipi e pregiudizi sulle persone che hanno questa sindrome approfondendone la conoscenza. La giornata, riconosciuta dalle Nazioni unite nel 2012, è stata istituita nel I° giorno di primavera per ricordare la caratteristica genetica alla base di tale sindrome (trisomia della coppia cromosomica 21). La sindrome di Down (sdD) è una condizione genetica, ancora di causa sconosciuta, diffusa in tutto il mondo. Attraverso il tema scelto per il 2018, “il mio contributo alla società”, (#WhatIBringToMyCommunity #WDSD18) si vuole evidenziare il valore aggiunto che le persone con sindrome di Down portano nel mondo della scuola, del lavoro, del tempo libero e combattere i pregiudizi che le vedono ancora solo come persone da assistere.
 
Negli ultimi 40 anni in Italia ci sono stati molti cambiamenti, si è allungata l’aspettativa di vita, tutti i bambini con sindrome di Down frequentano la scuola di tutti, è cresciuto il loro livello di autonomia e circa il 12% degli adulti ha un lavoro, grazie all’impegno di queste persone, delle loro famiglie e delle associazioni. È cresciuta anche la capacità di auto rappresentazione delle persone con sindrome di Down come è ben testimoniato dal recente film “Diritto ai diritti” prodotto da Aipd (2016 regia C. Angeli). Ancora molto però c’è da fare.
 
L’Associazione italiana persone Down e le sue 51 sedi distribuite sul territorio celebrano in vario modo la giornata sulle piazze, nei convegni, nei parchi, nei teatri. A sottolineare l’importanza dell’educazione all’autonomia di queste persone e per raccogliere fondi per tali progetti, verrà offerta sulle piazze una piantina di girasoli perché “Con i girasoli , giriamo soli! ”. Verrà inoltre presentata alle Nazioni Unite a New York nel convegno mondiale indetto per la giornata, l’esperienza di inserimento lavorativo realizzata in Italia e in Europa attraverso il progetto Valueable.
 
Dice Serena, una giovane donna con sindrome di Doen: “Una persona Down ha la trisomia 21, cioè ha un cromosoma in più rispetto alle persone normali, ma la differenza secondo me non è poi così tanta. Io, dicendo questo ho capito di essere Down, ma mi considero una persona normale anche se mi ci vuole tempo a capire e a fare le cose. Io vorrei essere una farfalla per volare in alto e non fermarmi mai e andare sempre avanti per la mia strada che sarà molto scoscesa e ripida”.