Fonte www.personecondisabilita.it - Lo scorso 13 marzo, il Consiglio comunale di Como ha bocciato un emendamento al Documento Unico di Programmazione (DUP) che mirava a rendere fruibili a tutti i cittadini di Como, ai turisti e ai visitatori una serie di percorsi in città e alcuni edifici di interesse pubblico. Interventi che avrebbero permesso di offrire una migliore accessibilità e di tutelare i diritti dei cittadini più deboli: non solo le persone con disabilità motoria, ma anche persone anziane, bambini e genitori con carrozzine.

A denunciare la situazione è Ledha Como (già coordinamento interassociativo “Rete comasca disabilità”, nato nel 2010) che evidenzia come “l’emendamento, seppure proposto da un rappresentante della minoranza, attendeva per logica e sensibilità civile, un’approvazione unanime”.

Ledha Como, inoltre stigmatizza la nota diffusa dall’ufficio stampa del Comune di Como il 16 marzo in cui l’emendamento viene definito “pretestuoso e inutile” dal momento che "tutti gli interventi (di abbattimento delle barriere architettoniche) saranno oggetto del progetto generale".

“Se fosse stato approvato l'emendamento al DUP, quegli interventi sarebbero stati realizzati nel volgere di un anno -scrive Ledha Como in un comunicato-. Così, invece, si dovrà attendere altri anni per la redazione del PEBA, il Piano eliminazione barriere architettoniche e per la sua realizzazione pratica”.

Tempi che né in fase di progettazione, né in fase di realizzazione sono prevedibili.

“Non sono mancate, in questi giorni, scaramucce tra i partiti sull'argomento: ne avremmo fatto volentieri a meno -si legge ancora nel comunicato-. Ledha Como, come associazione che rappresenta dieci realtà di persone con disabilità chiede un comportamento più sensato al Sindaco, che risulta abbia lui stesso votato contro l'emendamento, e a tutto il Consiglio Comunale. Chiede, inoltre, al Sindaco di riportare in aula consiliare il DUP, corredato dell'emendamento in questione, per una approvazione unanime. È l'unico rimedio possibile a una sconfitta politica e umana che non è solo dei cittadini che l'hanno subita, ma anche di chi l'ha decretata”.

“L’accessibilità degli spazi pubblici e l’abbattimento delle barriere architettoniche sono temi che non dovrebbero avere colore politico. Si tratta di problemi che riguardano tutti i cittadini e, in modo particolare, i più fragili –commenta Alberto Fontana, presidente di LEDHA-Lega per i diritti delle persone con disabilità-. Per questo motivo esprimiamo il nostro fermo e assoluto sostegno a Ledha Como, nella speranza che il Sindaco di Como ritorni sulle proprie decisioni”. Ledha, inoltre, coglie l’occasione per lanciare un appello a tutti i Comuni lombardi affinché pubblichino in tempi rapidi e certi piani efficaci per l’eliminazione delle barriere architettoniche dagli spazi pubblici".