Fonte www.disabili.com - Il 22 novembre all’Auditorium Inail di Roma si parlerà di gestione della diversità e buone prassi d’integrazione nel contesto lavorativo nel corso del convegno promosso dall’Associazione Abilitando.

In una società sempre più complessa, anche i luoghi di lavoro sono caratterizzati da una sempre più marcata presenza di differenze espressive della molteplicità delle soggettività sociali, culturali, individuali: genere, età, origini etniche, disabilità, orientamento sessuale, caratteristiche di personalità, stili cognitivi, livello di istruzione, background ecc. Il Diversity Management è l’approccio multilaterale che riconosce le differenze per gestirle attivamente, non solo in un’ottica etica ma anche come forte elemento di “employer branding” e strumento per aumentare la competitività dell’azienda e le possibilità di successo.

Nel quadro del Diversity Management si colloca il Disability Management, approccio che definisce una serie di pratiche focalizzate in particolare sulla persona con disabilità e sulla sua valorizzazione all’interno delle aree e dei processi aziendali, durante tutta la vita lavorativa: dal recruiting all’assunzione, passando per il processo di socializzazione, i percorsi di carriera e lo sviluppo delle competenze.

“Occorre ricordare - ci racconta Consuelo Battistelli, Diversity Engagement Partner per IBM Italia e vicepresidente dell’Associazione Abilitando - che il Diversity Management ha avuto origine negli Stati Uniti quale strumento per la tutela delle minoranze. La progressiva affermazione nel tempo della realtà multiculturale e la messa in campo di interventi a favore delle persone con disabilità, ha mutato il carattere del Diversity Management che attualmente è orientato a ricavare vantaggio competitivo a partire dalla valorizzazione del capitale umano mediante processi di inclusione”.

“Il Diversity Management - spiega ancora Consuelo - insegna che le diversità fanno la differenza in termini di creatività, innovazione, business, generando un’organizzazione globale strutturata in gruppi e affrontando così le priorità, convertendole da obiettivi a progetti”.

Chi si occupa all’interno dell’azienda di Diversity Management è il Diversity Manager e ha come obiettivo principale quello di valorizzare la potenzialità del singolo individuo mettendolo nelle condizioni di portare un valore unico e di contribuire alla performance dell’azienda.

“Il Diversity Management – conclude la Battistelli – è cultura e necessità gestionale, consolidata nelle grandi realtà aziendali e in corso di introduzione anche nel sistema della piccola e media impresa, caratterizzante la struttura economica del nostro Paese. Questo approccio manageriale non ha solo valenza aziendale e funzionale alla valorizzazione delle diversità presenti all’interno delle imprese ma richiede anche basi normative. Occorre quindi che le aziende siano affiancate da istituzioni pubbliche e parti sociali, uniche abilitate a elaborare politiche che sostengano la creazione di una cultura inclusiva e tollerante verso il “diverso””.

Di Disability e Diversity Manager si parlerà nel corso del convegno promosso dall’Associazione Abilitando che si terrà il prossimo 22 novembre presso l’Auditorium Inail di Roma che prende le mosse dalla constatazione di quanto, negli ultimi anni, in Italia sia aumentato notevolmente, da parte di imprese e professionisti, l’interesse per alcuni aspetti della vita lavorativa, centrati sul rispetto e sulla valorizzazione delle differenze individuali.

L’appuntamento si propone di presentare le politiche europee sulle diversità e disabilità, nonché il quadro normativo di riferimento; evidenziare le best practices nelle imprese italiane e internazionali, nella P.A. e nel terzo settore; favorire lo scambio e il confronto tra diversi punti di vista e individuare le future direzioni e gli ambiti di applicazione del Diversity e del Disability Management.

Per tutta la giornata di evento, accanto alle relazioni e al dibattito, saranno esposti dei poster tramite i quali professionisti, ricercatori, associazioni, cooperative, Pubbliche Amministrazioni, aziende (pubbliche e private) del profit e del non profit presenteranno iniziative, progetti e contributi sul Diversity e sul Disability Management.