Fonte www.voceapuana.com - «La residenza h24 Anffas del Castellaro finalmente aprirà». L'annuncio arriva dal Comitato Salute Pubblica di Massa-Carrara che interviene nuovamente sull'argomento, questa volta però con una buona notizia.

«Il Comitato Salute Pubblica Massa-Carrara è molto lieto – è scritto in una nota – degli sviluppi positivi che ha avuto la nostra azione a sostegno delle lettere-denuncia di una nostra concittadina che sollecitava l’apertura della residenza h24 presso la struttura Anffas di via del Castellaro a Carrara. Da quanto la cittadina ci comunica (pubblichiamo la lettera di seguito, ndr) la struttura Anffas inizierà ad accogliere gli ospiti a partire da lunedì 4 febbraio. Finalmente tutte le famiglie che aspettavano da tempo questo servizio potranno tirare un sospiro di sollievo: inizieranno a vivere le proprie difficoltà con più serenità grazie al sostegno pubblico. Questo successo è un piccolo ma importante tassello nella nostra lotta permanente per la salute pubblica. Il Comitato Salute Pubblica raccoglie la sollecitazione alla vigilanza che la cittadina ci rivolge. Il nostro impegno non mancherà. Invitiamo a nostra volta tutti gli utenti e i lavoratori a contattarci in caso di necessità e per ogni situazione che vogliano eventualmente denunciare. Il Csp si farà parte attiva verso l’amministrazione e la politica locale e regionale».

LA LETTERA
"Scrivo questa terza lettera per annunciare pubblicamente che finalmente è giunto lo sblocco dei fondi per l’apertura dell'Anffas del Castellaro (Carrara).
Lunedì 4 febbraio mio fratello inizierà il suo nuovo percorso nella struttura preposta a garantirgli le cure che merita e che gli servono per condurre una vita serena e nel pieno delle sue possibilità nonostante la sua malattia.
Ringrazio per questo risultato il dott. Giuseppe Mussi, presidente dell'Anffas di Massa – Carrara che si è speso per questa battaglia, e ringrazio soprattutto il Comitato di Salute Pubblica di Massa-Carrara e i lavoratori dell'Anffas di Trespiano (Firenze) che hanno espresso solidarietà verso la causa della mia famiglia e verso i lavoratori che, rimanendo chiusa la struttura, non potevano occupare il posto di lavoro che spettava loro. Così facendo i lavoratori di Firenze hanno indicato una strada che è quella dell’unità delle lotte: utenti e lavoratori devono essere uniti nella difesa del diritto alla salute poiché gli uni dipendono dagli altri!
Il Comitato di Salute Pubblica è stato il megafono di una cittadina, di una famiglia, in difficoltà: grazie a questi cittadini la mia problematica è arrivata sui quotidiani locali e alle orecchie di “chi di dovere” (compreso il difensore civico della Regione Toscana che ha scritto alle istituzioni chiamate in causa).
Sono certa che se non ci fosse stato un movimento dal basso a spingere, ad attenzionare rispetto al problema, le cose non si sarebbero smosse, così come non si sono smosse per mesi fino a quando non ho deciso di prendere in mano l’iniziativa e di rivolgermi al Comitato.
Ne approfitto per fare appello al Comitato di Salute Pubblica a continuare il suo lavoro: a vigilare, controllare che le Istituzioni facciano il proprio dovere cosa che purtroppo non è affatto scontata, basti pensare alle pene che abbiamo dovuto passare per vedere un nostro diritto affermato. Oggi più che mai è importante il lavoro di comitati e associazioni a sostegno dei diritti dei cittadini, oggi più che mai perché si parla continuamente di “cambiamento” e di “svolta” nella politica del nostro paese: bene allora da cittadina dico che dobbiamo chiedere “il conto” a chi ha fatto certe promesse per conquistare quanto è di nostro diritto!
Seguiranno, se necessario, aggiornamenti, intanto grazie a tutti per il sostegno!"

Una cittadina di Massa