Fonte www.vita.it - Anche le ex ipab divenute fondazioni o enti privati potranno diventare Enti del Terzo Settore o Imprese Sociali.

Lo prevede il decreto Semplificazioni, definitivamente convertito in legge giovedì scorso, 7 febbraio.

È una svolta decisiva per centinaia di enti che in tutta Italia si dedicano all’assistenza ad anziani, persone con disabilità o altri soggetti fragili, e lo fanno con spirito non profit e, spesso, lo fanno da decenni, profondamente radicati nel territorio.

“È un risultato che ci ripaga degli sforzi fatti, talvolta in solitudine, in questi due anni, per ottenere questo riconoscimento per le ex Ipab”, commenta Franco Massi, presidente nazionale Uneba, la più rappresentativa organizzazione di categoria in Italia degli enti non profit del settore sociosanitario, assistenziale ed educativo. “Ed è un’ottima notizia per le migliaia di persone fragili a cui questi enti ogni giorno si dedicano, e per le loro famiglie”.

La prima formulazione della Riforma del Terzo Settore escludeva questi enti dalla trasformazione in ETS o imprese sociali: li tagliava fuori dal quadro della Riforma, impediva loro di evolvere, li escludeva da benefici e agevolazioni.

Senza la modifica introdotta dal Decreto Semplificazioni, il futuro delle ex Ipab privatizzate e della loro secolare tradizione di servizio sarebbe stato a rischio.

La novità per le ex Ipab depubblicizzate arriva grazie ad un emendamento al Decreto Semplificazioni, approvato dalle Commissioni, che modifica un articolo del Codice del Terzo Settore e un articolo del decreto Impresa Sociale.
Già durante l’elaborazione della Riforma del Terzo Settore in più occasioni Uneba aveva segnalato la necessità di un intervento.

Le ex Ipab depubblicizzate sono in alcune parti d’Italia assai numerose, e nodo vitale della rete dei servizi sociosanitari. Molte di queste sono tra i quasi 900 enti riuniti in Uneba.