bilancia che pende dalla parte dei soldi e non delle personeEcco le dichiarazioni di Inps, Ministero del Lavoro e Politiche Sociali, Cgil e un commento di Anffas

Riportiamo di seguito le diverse notizie apparse sulla stampa nazionale in merito alle dichiarazioni rilasciate in occasione della presentazione del bilancio sociale INPS circa il calo delle domande di invalidità registrato dall'Istituto nel corso del 2010 rispetto al 2009.
Riteniamo che le notizie si commentino da sole, ma ci preme ribadidire che, fermo restando che la nostra associazione da sempre si schiera a pieno favore del contrasto del fenomeno dei falsi invalidi , più volte abbiamo dovuto registrare e denunciare modalità di verifica e di realizzazione degli accertamenti che creano soltanto disagi ed ulteriori discriminazioni alle persone con disabilità "vere" . Allo stesso modo, la nostra associazione rivendica da tempo, insieme al movimento delle persone con disabilità del nostro Paese, la revisione dell'intero sistema di accertamento di invalidità civile, stato di handicap e disabilità già prevista dall'art. 24 della l. 328/00 che superi definitivamente l'approccio e l'impostazione medica e sanitarizzante, nonchè del tutto obsoleta, che caratterizza l'intero sistema.
A questo proposito riteniamo che il continuare a ragionare da parte del nostro Governo "con il bilancino in mano" e con una visione della disabilità connotata ancora di pregiudizio e stigma sociale, operando tagli indiscriminati e discriminatori ai danni di persone che si trovano spesso sul baratro della povertà e dell'esclusione sociale, senza invece mettere in atto politiche che ne sostengano il miglioramento della qualità della vita e la reale inclusione, non possa che portare a danni e vere e proprie "catastrofi" nel nostro sistema sociale.
E questa preoccupazione ci invita a chiederci ogni giorno con maggiore ansia: che cosa ne sarà di noi? Siamo ogni giorno più soli, più poveri, più invisibili e quando di noi si parla ci si limita a tacciarci quali imbroglioni, spesa improduttiva e, in sostanza, palla al piede del nostro Paese.
E i nostri diritti? Di sicuro se volessimo utilizzare anche noi la tecnica del "bilancino" forse imbroglioni, spesa improduttiva e palla al piede risulterebbero ben altri. Ma questa è un'altra storia.

Inps/Mastropasqua: Domande di invalidità in calo del 20% rispetto al 2009
Roma, 1 dic. (Apcom) - Le domande di invalidità hanno registrato un calo di circa il 20% rispetto al 2009. È quanto ha illustrato il presidente dell'Inps, Antonio Mastrapasqua, a margine della presentazione del bilancio sociale 2009 dell'istituto di previdenza. "Le domande hanno registrato un calo del 20% - ha detto Mastrapasqua - ma l'anno scorso si parlava più di prestazioni che di domande. Rispetto al 2009 abbiamo la quantificazione delle domande mentre l'anno scorso non c'era perché avevamo il numero delle prestazioni erogate". Nel 2010 le richieste di invalidità possono essere compilate esclusivamente on line e, ha spiegato Mastrapasqua, "il calo potrebbe essere anche superiore al 20%".

Sacconi: domande d'invalidità in calo del 20%
Il Ministro del Welfare: «È bastata la semplice dissuasione morale per limitarne l'abuso»
ROMA - Per il calo delle domande di invalidità, che si è attestato attorno al 20% nel 2010, «è stato sufficiente proporre un filtro diverso tale da far coincidere il valutatore con l'erogatore delle stesse prestazioni per ottenere il risultato». Così il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, ha commentato il dato presentato dal presidente dell'Inps, Antonio Mastrapasqua, a margine della presentazione del bilancio sociale 2009 dell'istituto di previdenza. Sacconi ha aggiunto che è stato sufficiente un filtro «se teniamo conto che sono 16 miliardi di euro che vengono ogni anno erogati per assegni di accompagnamento e per pensioni di invalidità. È un calo nei flussi di domanda e sulla base di una semplice dissuasione morale dall'abuso».

Nina Daita/Cgil Nazionale: "Gli invalidi non sono imbroglioni, serve rispetto"
ROMA – «Il popolo e il mondo della disabilità sono migliori di quanto crede Sacconi», così la responsabile nazionale dell'Ufficio politiche disabilità della Cgil Nazionale, Nina Daita, replica al dato sul calo delle domande di invalidità reso noto oggi dall'INPS e alle parole del Ministro del Welfare. Domande che, dal 2010, è possibile presentare solo online direttamente all'INPS. «Sostenere che il calo del 20% delle richieste per pensioni di invalidità sia imputabile ad una platea di ‘imbroglioni', di falsi invalidi, è assolutamente vergognoso» prosegue la sindacalista, che aggiunge «è possibile che ci siano falsi invalidi in giro, ma mettere tutti nello stesso calderone, sostenere che siano tutti imbroglioni e traffichini, è davvero crudele: serve più rispetto per le persone». Secondo la dirigente sindacale si omette, inoltre, «un piccolo particolare» e cioè che, spiega Daita «sul calo delle domande ha inciso il meccanismo farraginoso introdotto dal governo per chiedere l'assegno invalidità, sicuramente non la ‘dissuasione morale'». La sindacalista ricorda, inoltre, che sulle sospensioni degli assegni di invalidità ci sono centinaia di ricorsi sui quali dovrà esprimersi la Magistratura e aggiunge «il richiamo che spesso la politica fa sul garantismo e sulla presunzione d'innocenza dovrebbe valere anche per la disabilità». Ma soprattutto, conclude Daita, «rendiamoci conto di cosa stiamo parlando e a chi ci rivolgiamo: parliamo cioè di un assegno di 267 euro mensili lordi, vincolati per altro ad un reddito che non deve superare i 5mila euro, o di un assegno di accompagnamento di circa 450 euro. Tanto pesa la ‘antropologia positiva' del ministro Sacconi. Se il governo dell'amore e della vita volesse dare un serio segnale al mondo dell'invalidità, si accorga che il Fondo nazionale per l'occupazione dei disabili ha subito un taglio drastico che lo ha portato da 40 a 11 milioni di euro. Questa sì – conclude – che è una vergogna».

2 dicembre 2010