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Lo sport è importante per tutti,
anche per le persone con disabilità.
È importante perché fa bene alla salute,
perché permettere di conoscere
e di fare amicizia con altre persone
e perché può diventare un passione molto seria.
Fare sport è un diritto delle persone con disabilità,
è scritto anche nella Convenzione Onu.
Per questo Anffas cerca di aiutare
le persone con disabilità a fare sport:
Anffas infatti è parte del Cip,
il Comitato Italiano Paralimpico
che aiuta le persone e gli sportivi con disabilità.
Sport e stili di vita attivi per le persone con disabilità, cosa pensa Anffas
Lo sport è per Anffas qualcosa che oltrepassa i confini definiti di un campo di gioco e che arriva nella quotidianità delle persone, influenzandola in maniera decisa, soprattutto per le persone con disabilità intellettiva e del neurosviluppo. Per tante di loro lo sport rappresenta un momento importante di socializzazione con gli altri, un momento in cui diventano parte attiva ed integrante di un gruppo. Un momento in cui l’inclusione sociale diventa reale e massima.
Definizione di "sport" stabilita dal Consiglio d'Europa: "qualsiasi forma di attività fisica che, mediante una partecipazione organizzata o meno, abbia come obiettivo il miglioramento delle condizioni fisiche e psichiche, lo sviluppo delle relazioni sociali o il conseguimento di risultati nel corso di competizioni a tutti i livelli".
Lo sport è un diritto, sancito anche dalla Convenzione Onu sui Diritti delle Persone con Disabilità, e come tanti altri diritti, purtroppo spesso non viene rispettato e tutelato.
Stili di vita attivi, attività motoria e sport sono elementi fondamentali per il processo evolutivo e l’inclusione sociale della persona con disabilità. L’attività fisica promuove benessere, salute fisica e mentale, previene le malattie, migliora le relazioni sociali e la qualità della vita, produce benefici economici e contribuisce alla sostenibilità ambientale.
Noi di Anffas, in quanto attori sociali della comunità vogliamo dare impulso alla cultura della “promozione della salute” nella consapevolezza che l’intervento per modificare gli stili di vita è complesso e lo è ancora di più per le persone con disabilità intellettiva e del neurosviluppo, poiché deve coinvolgere l’intera rete sociale che le sostiene: familiari, servizi di riferimento, istituzioni e risorse sul territorio.
Riteniamo lo sport importante anche per la sua funzione educativa. L’attività sportiva, ancor più per le persone con disabilità intellettiva, è un valido strumento per lo sviluppo di potenzialità individuali, l’incremento di capacità ed acquisizione di abilità, la valorizzazione personale e l’inclusione in contesti di vita ricchi di relazioni significative. La pratica sportiva consente di sviluppare una maggiore autoconsapevolezza e rafforzare la fiducia nelle proprie capacità raggiungendo, così, più alti livelli di autonomia.
In conclusione, promuovere lo sport nella popolazione con disabilità intellettiva e del neurosviluppo significa:
- investire in salute e arginare la continua crescita delle spese sanitarie;
- investire in attività educative finalizzate a migliorare il più possibile l’autonomia, a diminuire il livello di assistenza e ad arginare la continua crescita delle spese socio-assistenziali;
- affermare il diritto di ogni individuo, al di là delle limitazioni personali, di esprimere attitudini, desideri e di essere inserito in una rete di rapporti non familiari
Perché fare sport?
Sport come fine - La grande sfida da cogliere è quella di far acquisire alle persone con disabilità la voglia di fare sport per il divertimento e il piacere di fare attività fisica, per soddisfare la voglia di gioco e di agonismo. Lo sport è gioco istituzionalizzato, con espressioni ludiche ritualizzate, organizzate culturalmente, finalizzate socialmente; l'agonismo è un suo connotato importante, manifestazione matura, costruttiva e creativa dell'aggressività, necessaria all'autorealizzazione dell'individuo in quanto gli consente di conoscere i propri limiti attraverso il confronto con se stesso e con gli altri.
Sport come mezzo - Per vincere questa sfida è indispensabile che tutti siano consapevoli che è necessario pensare alla salute come a quel "ben-essere" fatto di stili di vita sani e il più possibile attivi, ma anche di un buon rapporto con se stessi, con gli altri e con l'ambiente. Lo sport riesce a essere un efficace strumento educativo e formativo, importante mezzo per promuovere la persona e il suo benessere.
È altresì importante sottolineare il valore delle attività inclusive, in cui l'esperienza ludico-motoria condivisa tra persone con disabilità e non, favorisce processi evolutivi in tutti i soggetti coinvolti: atleti, istruttori, volontari e famigliari.
È in considerazione delle osservazioni precedenti che Anffas garantisce costante supporto alle azioni e alle attività del CIP (Comitato Italiao Paralimpico) e FISDIR (Federazione Italiana Sport Paralimpici degli Intellettivo Relazionali).
Per approfondire
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