Fonte www.giovinazzoviva.it - L'associazione di Anffas Giovinazzo si è trasferita in via De Gasperi ai n. 41/43 per dare l'avvio alle attività laboratoriali nelle quali impegnare le persone con disabilità. Il taglio del nastro per la nuova sede Anffas, sita di fronte al liceo "Spinelli", è stato un momento vissuto da tanta gente, non solo di Giovinazzo.
Nei nuovi locali ben ristrutturati dai gentili proprietari, a cui va un ringraziamento particolare da parte del presidente Michele Lasorsa e della grande famiglia Anffas, gli spazi sono più ampi. Tutto ciò, in mancanza del centro diurno, permetterà ai volontari e ai ragazzi del Servizio Civile di svolgere le attività in programma.
In cantiere c'è la selezione dei nuovi ragazzi del servizio civile riguardo la quale a giorni sarà pubblicato il bando. Nella nuova sede sarà allestito l'ufficio legale a disposizione anche per consulenza a tutti coloro che ne faranno richiesta.
La speranza per il futuro qual è?
Lo abbiamo chiesto al presidente Lasorsa: «Per il futuro siamo fiduciosi, aspettiamo questa settimana un incontro con l'assessore per vedere se si riesce a mettere su una collaborazione progettuale con il comune; tutto questo è ovvio nasce dalla giornata di ieri in riferimento alla inaugurazione della nostra nuova sede associativa».
L'incontro inaugurale è andato bene a detta del presidente. «L'inaugurazione è stata seguita da tante persone che ci hanno rivolto la loro cortese attenzione. La presenza dei nostri amministratori comunali ci dà una speranza in più».
Hanno partecipato all'inaugurazione il sindaco Tommaso Depalma, il presidente del consiglio comunale Alfonso Arbore, l'assessore alla solidarietà sociale Michele Sollecito, la consigliera comunale Natalie Marzella e tanta gente che ha visitato con piacere la sede della storica associazione impegnata da tantissimi anni nel campo della disabilità intellettiva e relazionale.
Una particolare attenzione ha rivolto l'assessore alla solidarietà sociale Michele Sollecito: «Siamo felici per questa associazione storica di Giovinazzo, i "pionieri" nel campo dell'associazionismo dedicato alle disabilità - ha affermato l'assessore Sollecito -. L'inaugurazione di una nuova sede è sempre motivo di buoni auspici, per le attività ed i progetti che potranno vedere la luce, per le occasioni di incontro e di crescita per tutti. Ringrazio, nella persona del presidente Michele Lasorsa, i volontari e le famiglie dell'Anffas che operano nel sociale con abnegazione e passione. Noi saremo al loro fianco pronti a dare il nostro sostegno e la nostra collaborazione per ogni eventuale necessità».
Nel pensiero di Annarita Orlando, una "veterana" che con impegno segue da tempo l'Anffas Giovinazzo, è racchiusa la forte sensibilità messa in campo dal gruppo dei volontari.
«Ringrazio sentitamente tutti i presenti per aver condiviso con noi la gioia per una sede tutta rinnovata ed a hoc per le attività in programma. Tutti i preparativi e gli allestimenti realizzati per l'occasione sono stati fatti con il cuore, e con sentimento, lo stesso cuore che ormai da ben diciotto anni mi lega all'associazione. Il volontariato ti dà la possibilità di condividere esperienze e imparare cose nuove. Ovviamente - ha proseguito - le competenze umane acquisite si spendono poi nel resto della vita. Nonostante la mia giovane età, per esperienza mi sento di dire che le nuove generazioni devono imparare il valore della gratuità. Fare volontariato per le persone con disabilità, ormai per me sono veri e propri amici siamo una famiglia, ha contribuito a migliorare il mio futuro, la mia vita in modo concreto; le abilità conquistate attraverso l'esperienza solidale, aiutano a migliorarci e ci insegnano a dire grazie. Il volontariato ci cambia la prospettiva: fa capire cosa conta davvero nella vita e fa vivere in modo più semplice e autentico.
Proprio per questo ho ideato il progetto "Solidarietà nella quotidianità" approvato e finanziato dal Ministero e inserito nel bando di servizio civile Universale che scade il 10 ottobre. Per me da veterana volontaria è una grande soddisfazione aver realizzato e presentato un progetto per i nuovi volontari che è stato anche approvato e finanziato. Ormai progettare, mi coinvolge, offre opportunità lavorative per me e per altri operatori. In cantiere abbiamo anche nuovi progetti»
Si tratta di una vera e propria rinascita associativa.