Polemiche sul disegno di legge 2594 di Bevilacqua e Gentile
E' stato presentato dai senatori Bevilacqua e Gentile (Pdl) il disegno di legge 2594 "Disposizioni per favorire il sostegno di Alunni con disabilità" che, nato con l'obiettivo di ridurre la discontinuità nel sostegno didattico degli alunni con disabilità, sembra porre invece in serio rischio lo stesso diritto al sostegno. Il ddll in questione, infatti, consentirebbe ai dirigenti scolastici di definire progetti per il sostegno con la collaborazione di soggetti privati e prevede anche «la stipula di apposite polizze assicurative a carico dei soggetti privati per la copertura dei rischi correlati all'impiego di personale o di consulenti privati esterni alla scuola».
In seguito a questa proposta, molte sono state le proteste sollevate, compresa quella di Anffas Onlus. Riteniamo infatti che la presa in carico delle persone con disabilità debba restare saldamente in mano pubblica e non comprendiamo chi siano questi "privati", quali apporti di ulteriore miglioramento, di risparmio e razionalizzazione possano dare al sistema scolastico e quali possano essere i benefici per gli alunni e gli studenti con disabilità.
Il disegno di legge contrasta anche con la normativa attuale che prevede per i Dirigenti Scolastici di attuare progetti che siano di ulteriore supporto a quanto già garantito agli alunni con disabilità, assicurando proposte formative e servizi efficaci ed aggiuntivi, ampliando così la già esistente offerta formativa.
In tal senso sarebbe apprezzata, ad esempio, l'attivazione di un progetto di doposcuola che supporti gli alunni con disabilità nei compiti a casa (anche attraverso l'ausilio di cooperative sociali e associazioni di famiglie o di persone con disabilità o di organizzazioni di volontariato), cosa ben diversa dai privati, che però rientri nell'alveo complessivo del P.E.I., chiarendo in maniera precisa le interrelazioni con gli altri interventi didattici ed educativi pur sempre dovuti all'interno dell'attuale assetto normativo-istituzionale.
Anche il riferimento alla c.d. "Autonomia" delle istituzioni scolastiche deve riferirsi a quella prevista sin dal 1997: autonomia didattica (articolazione del monte ore annuale,attivazione di percorsi didattici individualizzati secondo legge n. 104/1992) autonomia organizzativa (flessibilità dell'orario curriculare all'interno di una programmazione anche plurisettimanale, modalità di impiego dei docenti), creazione di reti di scuole (come accordi per uno scambio temporaneo di docenti, che liberamente vi consentono, fra le istituzioni che partecipano alla rete).
Considerata la genericità del testo del ddl, quindi, c'è un concreto rischio che si possa ritenere che anche quanto oggi attuato dagli Organismi Pubblici (per esempio Unità di Valutazione Multidisciplinare della Asl) sia delegato alla capacità organizzativa e manageriale del Dirigente Scolastico, togliendo le responsabilità e le competenze fino ad oggi saldamente in mano a più istituzioni pubbliche (Uffici Scolastici Provinciali, Miur, Asl, Comune e Province).
Vogliamo quindi capire: si corre il rischio che la redazione del Pei sia appaltata ad un soggetto privato? Si corre il rischio che, in virtù dell'intervento dei privati, all'alunno con disabilità non siano più garantiti gratuitamente quei servizi fino ad oggi erogati?
Non possiamo, quindi, condividere l'attuale testo del disegno di legge che, tra le altre cose, non contiene neanche una clausola di salvezza - e non siamo certi che si tratti di una semplice svista - che indichi che, in ogni caso, sono fatte salve e permangono le responsabilità e le competenze per l'assegnazione degli insegnanti di sostegno, per l'assegnazione degli assistenti all'autonomia, per il trasporto scolastico, per l'attivazione di gite d'istruzione e visite guidate, ribadendo in maniera espressa le singole normative che le disciplinano.
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