Tagli mirati ad azzerare ogni forma di prevenzione e sostegno sociale
Tratto da: www.affaritaliani.libero.it - a cura di Guido Barbera, presidente di Solidarietà e Cooperazione Cipsi - L'Italia è un paese in difficoltà! Nessuno lo può più nascondere, neppure il nostro governo. In una famiglia, in queste situazioni, un buon padre distribuisce i sacrifici equamente tra tutti i suoi componenti sulla base delle forze, delle possibilità e delle capacità di ognuno. Questo era ed è normalmente ancora oggi inteso come ‘Il buon senso, del padre di famiglia'. Nel nostro Paese invece, il buon senso del governo è piuttosto quello di tagliare i servizi (per i deboli) per preservare la ricchezza di pochi. Questo è il buon senso della politica economica italiana.
La politica italiana continua a stringere il cappio al collo ai cittadini, ai lavoratori e al terzo settore in generale, azzerando progressivamente ogni forma di prevenzione e sostegno sociale a livello nazionale ed internazionale. L'Italia, è il paese dove il governo intende ‘il buon senso del padre di famiglia' solo per rassicurare i cittadini che tutto va bene, e regalare continue sorprese amare all'improvviso, senza nessun tipo di dialogo e consultazioni delle parti interessate! Ma dove è finita la politica che rispondeva ai problemi dei cittadini?
Il Ministro dell'economia più volte ha ripetuto, anche di
recente, che bisogna puntare sul volontariato, vero ed autentico punto di
forza. Nel frattempo però si è cercato di abolire e poi si è fissato un tetto al
5 per Mille, si sono tagliati drasticamente i fondi per la Cooperazione allo
Sviluppo, sono state aumentate del 500% le Tariffe postali agevolate,
principale strumento per la diffusione delle informazioni, per la
sensibilizzazione e per la raccolta fondi delle organizzazioni della società
civile. Ed ora, nel cilindro magico del Decreto Missioni, è spuntata la
ciliegina dell'abolizione/sostituzione degli art., 32-33-34 che trattano
dell'impiego dei cooperanti e volontari. Alla luce di tale decreto, i primi
contratti di volontari sono già stati rifiutati dalla Direzione
Generale della cooperazione allo sviluppo.
Il presidente del Consiglio
più volte si è impegnato a sostenere la cooperazione, ad aumentare la risorse
per aiutare gli immigrati a casa loro prima che partano, a sostenere lo sviluppo
agricolo dell'Africa, a contrastare le grandi endemie, Aids, malaria,
tubercolosi. Al vertice italiano del G8 dell'Aquila del 2009, aveva promesso di
pagare i 260 milioni di euro di contributi promessi al Fondo Globale e di
aggiungere 30 milioni di dollari. Domenica 17 luglio a Roma si è aperta la VI°
Conferenza IAS su Patogenesi, Trattamento e Prevenzione dell'Hiv, la più
importante riunione scientifica mondiale sull'Hiv/Aids, ma l'Italia non ha
ancora versato un solo euro di quelli promessi nel 2009.
Gli italiani sono un popolo che più volte hanno dimostrato di sapersi sacrificare per uscire insieme dalle difficoltà, anche le più dure, ma hanno bisogno di referenti credibili, che operino veramente per una politica dei diritti di tutti e per il bene di tutti, con il buon senso del padre di famiglia, ma quello autentico! I referendum hanno dimostrato chiaramente, che gli italiani non sono più disposti a subire i giochi e gli interessi di potere. Vogliamo essere cittadini fino in fondo. Svegliamoci!
19 luglio 2011