E' arrivato l'ok sul ddl
Tratto da www.affaritaliani.libero.it - L'aula del Senato, con un voto bipartisan, ha approvato con 238 si' e 5 astenuti il ddl per l'istituzione della Commissione nazionale per la promozione e la protezione dei diritti umani. Il provvedimento passa ora all'esame della Camera.
La Commissione, la cui istituzione e' stata piu' volte raccomandata dall'Ue e che operera' con indipendenza di giudizio e in piena autonomia decisionale, gestionale e finanziaria, e' composta da un presidente nominato dai presidenti di Camera e Senato, e da due membri di nomina parlamentare, scelti tra persone altamente qualificate nel settore dei diritti umani e garantendo la presenza di entrambi i sessi.
Un "segnale che dà speranza rispetto all'impegno dell'Italia in tema di diritti umani" l'approvazione al Senato del decreto che istituzione della Commissione nazionale per la promozione e la protezione dei diritti umani. E' il commendo di Carola Carazzone, presidente del Vis -Volontariato internazionale per lo sviluppo e portavoce del Comitato per la promozione e protezione dei diritti umani, rete di 83 organizzazioni che da oltre 10 anni lotta per una istituzione nazionale indipendente per i diritti umani.
"L'Italia, sebbene da giugno sia nuovamente membro del Consiglio per i Diritti Umani delle Nazioni Unite, vive la grave anomalia discussa in tutte le assise internazionali, che riguardano il nostro Paese, di non essere dotata a livello nazionale di un'Istituzione indipendente conforme ai Principi di Parigi" , ha dichiarato.
Il Comitato per la promozione e protezione dei diritti umani, a cui è stato riconosciuto un ruolo propulsivo nel raggiungimento di questo risultato, rinnova l'invito all'Italia "ad affrontare la prossima fase del percorso del disegno di legge prevedendo un maggiore coinvolgimento della società civile, anche in sede di consultazione come richiesto dai Principi di Parigi", e invita il Governo e il Parlamento "a richiedere il supporto tecnico del Dipartimento Istituzioni Nazionali dell'Ufficio dell'Alto Commissariato per i diritti umani delle Nazioni Unite, anche al fine di tenere conto delle migliori pratiche e delle esperienze già acquisite negli altri paesi, in particolare europei, attraverso momenti di confronto, studio, analisi comparata e audizione di esperti internazionali".
1 agosto 2011