Fonte Inclusion International - In relazione all'epidemia del Coronavirus, Inclusion International rende nota la sua preoccupazione relativamente per le persone con disabilità intellettive in tutto il mondo.
È ben documentato infatti che le persone con disabilità sono tra le più vulnerabili in situazioni di crisi e questo fatto è stato portato in evidenza massima dal caso di Yan Cheng, un adolescente cinese con paralisi cerebrale che è morto dopo che suo padre e suo fratello sono stati messi in quarantena per controlli di Coronavirus poichè rimasto senza cibo, bevande o igiene personale per quasi una settimana. Questa è una realtà pericolosa per tutti coloro che richiedono assistenza personale.
Finora sono stati segnalati 900 decessi e identificati oltre 40.000 casi. La maggior parte della provincia cinese centrale è stata sottoposta a blocco virtuale da quando il numero di casi di questo coronavirus, originato dall'epicentro di Wuhan, è aumentato rapidamente la scorsa settimana.
Le organizzazioni partner di Inclusion International in Cina stanno lavorando duramente per raccogliere e condividere risorse per sostenere le famiglie di persone con disabilità intellettive e consentire loro di sopravvivere all'epidemia ed Inclusion Beijing ha anche istituito la rete di assistenza di emergenza per le famiglie con disabilità durante le epidemie, per condividere risorse e fornire supporto psicologico.
Inclusion International inoltre sta raccogliendo messaggi di solidarietà da condividere con le organizzazioni partener in Cina per mostrare loro che gli sforzi shce stanno compiendo sono riconosciuti e apprezzati.