Restano escluse dall'applicazione dei ticket solo la Valle d'Aosta e la Provincia di Bolzano
Tratto da www.disabili.com - A meno di due mesi dell'entrata in vigore del provvedimento del Governo che impegna le Regioni ad introdurre un ticket di dieci euro sulle visite specialistiche e di venticinque euro sugli accessi al pronto soccorso identificati come "codici bianchi", la situazione di messa in atto di queste nuove misure si presenta ancora a macchia di leopardo nel Paese.
I ticket in questione, inizialmente "congelati" da alcune amministrazioni regionali nel tentativo di trovare soluzioni diverse, sono ad oggi applicati in tutte le Regioni. Fanno eccezione Valle d'Aosta e provincia autonoma di Bolzano, mentre Trento applicherà solo quello sui codici bianchi.
Vediamo di seguito una per una le soluzioni scelte da ciascuna Regione per introdurre il nuovo provvedimento cercando, nella maggior parte dei casi, di non gravare troppo sui cittadini:
- Lazio, Liguria, Calabria, Puglia, Sicilia: i ticket sono già scattati regolarmente già a fine luglio;
- Basilicata: la Giunta regionale ha adottato una delibera che ridetermina la corresponsione delle quote dovute per la specialistica ambulatoriale e la spesa farmaceutica. Quest'ultimo sarà calcolato in base al modello Isee, mentre per la specialistica il ticket crescerà in modo proporzionale a seconda del valore della prestazione da un minimo di quattro euro fino a un massimo di 30 euro. Fino a 5 euro non ci sarà ticket aggiuntivo;
- Veneto: vengono applicati dall'inizio di agosto i nuovi ticket modulati su due fasce di reddito: 5 euro per le famiglie con reddito fino a 29.000 euro, 10 euro per quelle che superano tale soglia;
- Molise e Campania: i ticket, entrati in vigore quasi da subito, sono i attesa di essere ridiscussi e rimodulati;
- Marche: è in attesa dell'ok da parte del Governo per poter rimodulare il ticket sanitario di 10 euro in base alle fasce di reddito familiare lordo, applicandolo sulla spesa farmaceutica e sulle prestazioni specialistiche;
- Sardegna: il ticket aggiuntivo è solo un contributo simbolico di un euro. Per le prestazioni specialistiche c'è un limite massimo stabilito di 46,15 euro, mentre per il Pronto Soccorso è previsto il pagamento di 25 euro per i codici bianchi e di 15 euro per i codici verdi;
- Abruzzo: è applicata dal 10 agosto la quota fissa aggiuntiva di 10 euro a ricetta per la specialistica ambulatoriale, ma solo per nuclei familiari con redditi superiori a 36 mila 151 euro annui;
- Toscana, Emilia Romagna e Umbria: hanno presentato insieme un piano di rimodulazione dei ticket per fasce di reddito sia per i farmaci, sia per le prestazioni specialistiche: in Toscana ed Emilia Romagna il piano è partito da fine agosto, mentre in Umbria nel mese di settembre;
- Lombardia: dall'inizio di agosto sono in vigore rimodulazioni dei ticket in base al valore delle prestazioni: il ticket non c'è per le prestazioni sotto i 5 euro, mentre al disopra di tale entità l'aggravio di costo non sarà fisso, ma pari al 30% del valore della ricetta;
- Piemonte: il contributo dei cittadini viene modulato mantenendo invariato il costo dei ticket più bassi e facendo crescere in maniera proporzionale quelli più alti;
- Friuli Venezia Giulia: i tecnici della Regione sono al lavoro per rimodulare il contributo su prestazioni e codici bianchi.
Come abbiamo ricordato non appena emanato il provvedimento, esistono in ogni caso alcune categorie che hanno diritto all'esenzione da qualsiasi ticket, di seguito le caratteristiche per usufruire di tale esenzione:
- cittadini di età inferiore a sei anni e superiore a sessantacinque anni, appartenenti a un nucleo familiare con reddito complessivo non superiore a 36.151,98 euro;
- disoccupati e loro familiari a carico appartenenti a un nucleo familiare con un reddito complessivo inferiore a 8.263,31 euro, incrementato fino a 11.362,05 euro in presenza del coniuge e in ragione di ulteriori 516,46 euro per ogni figlio a carico;
- titolari di pensioni sociali e loro familiari a carico;
- titolari di pensioni al minimo di età superiore a sessant'anni e loro familiari a carico, appartenenti a un nucleo familiare con un reddito complessivo inferiore a 8.263,31 euro, incrementato fino a 11.362,05 euro in presenza del coniuge e in ragione di ulteriori 516,46 euro per ogni figlio a carico;
- gli invalidi di guerra e per servizio appartenenti alle categorie dalla I alla V, gli invalidi civili e invalidi per lavoro con una riduzione della capacità lavorativa superiore ai 2/3, gli invalidi civili con indennità di accompagnamento, i ciechi e sordomuti, gli ex deportati nei campi di sterminio nazista KZ (categoria equiparata dalla legge agli invalidi e mutilati di guerra) e le vittime di atti di terrorismo o di criminalità organizzata;
- categorie di cittadini che sono esenti per la prestazioni connesse alla loro condizione temporale: donne in gravidanza; donatori di sangue; donatori di organi e tessuti; soggetti sospetti di essere affetti da HIV; soggetti che si avviano alla prevenzione di tumori; soggetti danneggiati da vaccinazioni obbligatorie, trasfusioni o somministrazione di emoderivati; giovani con meno di 18 anni che cominciano un'attività sportiva agonistica in una società dilettantistica; soggetti con malattie croniche o rare che vanno inseriti nelle liste d'attesa per il trapianto.
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28 settembre 2011