Disabilità, ancora troppi pregiudizi e discriminazioni
Nei giorni scorsi ha fatto molto parlare il caso della bambina con sindrome di down "scomparsa" dalla tradizionale foto di classe distribuita alle famiglie degli alunni. Il fatto, avvenuto lo scorso maggio a Senise, è stato così spiegato "ufficialmente": sono state scattate più foto perchè in quella in cui è presente la bambina con sindrome di down non tutti gli alunni erano venuti bene e così, nei giorni successivi al primo scatto, le insegnanti hanno deciso di fare un'altra foto. Nel giorno in cui, però è stata fatta la seconda fotografia, la bambina era assente.
Le insegnanti, di conseguenza, hanno dato alla famiglia dell'alunna protagonista la foto in cui era presente la bambina mentre la seconda versione è stata diistribuita agli altri studenti.
Nessuna malafede, quindi, ma rimane un pò di amaro per una situazione che avrebbe potuto essere evitata e non andarsi ad aggiungere alle tante altre vicende che vedono le persone con sindrome di down vittime di episodi discriminanti.
In un articolo di Avvenire del 6 ottobre u.s., si descrive come, purtroppo, la condizione delle persone con trisomia 21 non sia cambiata a livello di inclusione sociale e come addirittura, ci sia stato un forte calo demografico di queste persone: le nascite di bambini down nel mondo, infatti, è passata da 16 a 6 bambini ogni 10.000 nati nell'arco di soli 30 anni.
Evidenziato, inoltre, il grande peso che frequentemente, purtroppo, hanno anche i medici in tal senso "consigliando" l'interruzione di gravidanza in molti casi.
Esistono, però, anche molte situazioni felici e ne è un esempio Amy Julia Becker, madre di tre figli, l'ultima con sindrome di down, che attraverso il suo blog - enjoy the small thing - ha messo in luce, senza ipocrisie, quanto meravigliosa possa essere la vita con un bambino "speciale".
Per maggiori informazioni
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Vai al blog di Amy Julia Becker
10 ottobre 2011