barriereOrdinanza del Tribunale di Roma

Fonte www.superabile.it - C'è una "oggettiva lesione dei valori della personalità umana costituzionalmente protetti" e garantiti dalla legge 67/06 sulla discriminazione, sia "dalla Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità". Con questa motivazione il Tribunale di Roma ha ordinato a Roma Capitale e alla Società di Trasporto Atac di "costruire, entro un anno, gli ascensori nelle stazioni della metropolitana dove ciò sarà tecnicamente possibile", prescrivendo anche che "tutti i mezzi di superficie circolanti sulle linee vicine all'abitazione della persona ricorrente siano dotati di piattaforma di salita e discesa".

La sentenza è stata redatta dal giudice civile del Tribunale di Roma Federico Salvati e già viene definita "storica". A ricorrere è stato - come reso noto da Carlo Chianura su Repubblica.it - l'avvocato Alfonso Amoroso, padre di Arianna, quindici anni, costretta da una grave disabilità a non poter camminare.

Il giudice, esaminando la posizione del Comune di Roma e dell'Atac, ha dato loro torto, rifacendosi appunto alla legge 67/06, che tutela le persone con disabilità dalle discriminazioni dirette e indirette, e alla Convenzione Onu. La sentenza ordina di costruire gli ascensori nelle stazioni della metropolitana dove ciò sia tecnicamente possibile e di far circolare nei pressi dell'abitazione della ragazza mezzi di superficie dotati di piattaforma di salita e discesa.

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14 novembre 2011