Il 66% dei sindaci ammette di non poter più dare risposte alle richieste dei cittadini
Fonte www.dire.it e www.anci.lombardia.it - Secondo la ricerca Ipsos presentata al convegno Anci nei giorni scorsi, il 92% dei 1490 comuni lombardi aderenti prevede per il 2012 tagli che incideranno "abbastanza" o "molto" sui bilanci. Fino ad oggi la scure si è abbattuta su biblioteche, iniziative culturali e sport, mentre tagli più ridotti hanno riguardato i servizi sociali e scolastici, l'assistenza agli anziani.
Il 70% dei Comuni lombardi ha gia aumentato o prevede di aumentare le tasse, anche se solo il 47% dei cittadini sarebbe disposto a pagarne di più. Solo un sindaco su tre pensa che il federalismo fiscale porterà benefici, molto più fiduciosi i cittadini (51%).
"Per il secondo anno consecutivo in Lombardia abbiamo messo a confronto l'opinione dei sindaci e dei cittadini su temi di interesse comune – commenta il Presidente di ANCI Lombardia Attilio Fontana – con l'obiettivo di trarne informazioni e spunti utili per la nostra attività amministrativa, e anche per costruire nel tempo un quadro più chiaro del periodo che stiamo vivendo. Un periodo non facile, ma cruciale per il nostro Paese. I dati del 2011 ci avvertono del disagio crescente dei nostri cittadini, che nella generale difficoltà si aspettano tanto dal Comune. Questo rende ancora più difficile il lavoro dei sindaci, che devono far fronte a maggiori richieste con bilanci tagliati e vincoli di spesa. Tutto questo ci dice che avevamo fatto bene nei mesi scorsi a porre il problema all'attenzione del governo: i tagli ai comuni sono di fatto tagli ai cittadini, sotto la forma di minori servizi; i vincoli del patto di stabilità sono un freno alla ripresa economica dei nostri territori, che appare oggi prioritaria".
24 novembre 2011