Fonte www.disabilita.governo.it - "Le Linee guida per il collocamento mirato sono il frutto di un confronto con il Ministero del Lavoro, con il nostro Ufficio per le politiche in favore delle disabilità e con la Conferenza delle Regioni, che ha portato a rispondere a un’esigenza molto forte, ovvero quella di accompagnare in un percorso verso una nuova idea di lavoro, partendo dalla valorizzazione della persona.
Il lavoro è il contenitore dove una persona si sente parte della società, in cui soprattutto le persone con disabilità hanno bisogno di sentire un loro ruolo riconosciuto, che le valorizzi.
Le linee guida forniscono un veicolo con il quale si potrà operare concretamente, attraverso mezzi quali la Banca dati, che - quando sarà operativa - permetterà che la domanda e l’offerta di lavoro si incontrino, la figura del tutor, che dovrà avere competenze certificate per l’inserimento lavorativo, accompagnando le persone con disabilità nel mondo del lavoro e offrendo supporto alle aziende.
Auspichiamo che questo percorso sia parte di un cambiamento culturale, che comprenda tutta la società. In questo modo le imprese raccoglieranno la sfida, anche nell’ottica della qualificazione delle stesse, valorizzando persone che possono dare tanto, per il valore in più che possono offrire.
Quella di oggi è un’occasione, un punto di partenza, ma occorrerà fare molto, operando con tutte le realtà coinvolte, dagli enti locali alle associazioni, dialogando con le persone con disabilità stesse, per creare un veicolo che dia delle indicazioni e porti avanti una standardizzazione dei processi per permettere agli operatori di muoversi su un binario condiviso, al fine di creare vero lavoro."
Così il ministro per le Disabilità, Erika Stefani, a margine della conferenza di presentazione delle Linee guida in materia di collocamento mirato delle persone con disabilità.