Un default vero e proprio
Fonte Grusol e Censis - Secondo il recente rapporto Censis, 45° Rapporto sulla condizione sociale del Paese, le condizioni del welfare italiano stanno peggiorando in misura sempre maggiore e a soffrirne di più sono soprattutto i Comuni. Secondo il Censis, infatti, questi sono sull'orlo di un vero e proprio default: 6,7 miliardi di euro è il valore degli interventi e servizi sociali comunali, ai quali si aggiunge la compartecipazione degli utenti (circa 1 miliardo l'anno) e la quota a carico del Servizio sanitario (circa 1,1 miliardi l'anno), per un totale di spesa pari a poco più di 8,7 miliardi di euro, pari a circa il 10% del totale della spesa per tutte le politiche socio-assistenziali.
Ma in tre anni i fondi sociali nazionali sono stati tagliati in misura consistente: il Fondo nazionale per le politiche sociali è passato dal 2008 al 2011 da 929,3 milioni di euro a meno di 220 milioni, il Fondo per la non autosufficienza nel 2011 non è stato finanziato, con un taglio netto di 400 milioni di euro. Chi subirà gli impatti dei tagli? In primo luogo l'utenza: oltre il 40% delle risorse per il sociale dei Comuni è impiegato per famiglie e minori, il 21,2% per gli anziani, una quota simile per le persone con disabilità e il 7% circa per la lotta alla povertà. Ma anche gli occupati nel sociale, perché il 48,5% della spesa comunale per i servizi sociali è impiegato per affidare i servizi all'esterno, a cooperative sociali e altri soggetti del terzo settore.
Va ricordato che nel periodo 2006-2010 si è avuto un aumento di oltre 505.000 famiglie in condizione di deprivazione (+14,6%), che ora sono 4 milioni; è aumentato di oltre 1 milione (sono 4,1 milioni in totale) il numero di famiglie che hanno intaccato il patrimonio o contratto debiti; le coppie con figli in povertà assoluta sono aumentate di 115.000 nuclei (+37%) e sono ormai oltre 424.000; le monogenitoriali in povertà assoluta sono aumentate di 65.000 nuclei (+72,3%) e sono salite a 154.000; le famiglie numerose in povertà assoluta con 5 e più componenti sono aumentate di 43.000 unità (+41,6%) e sono ora 147.000.
Per maggiori informazioni scarica la sezione del Rapporto dedicata al welfare e visita la sezione dedicata sul sito del Censis
12 dicembre 2011