Fonte www.affaritaliani.libero.it - L'Italia fanalino di coda tra i paesi europei per la messa in opera dei finanziamenti del Fondo sociale europeo 2007-2013, destinati a sostenere l'occupazione in Europa. Secondo i dati della Commissione europea il nostro paese, al 31 dicembre 2011, non ha ancora impegnato il 53% dei fondi e si colloca così nell'Ue dopo l'Ungheria (il 60%) e prima, a distanza, della Polonia (37,7%).
"E anche di questi fondi - spiega all'Ansa Cristina Arigho, portavoce del commissario all'Occupazione e agli affari sociali Lazslo Andor - che si parlerà a febbraio, nella missione dei funzionari europei in Italia, con l'obiettivo di impegnarli il più presto possibile per creare nuovi posti di lavoro, soprattutto per i giovani».
Missione, come ha indicato ieri il presidente della Commissione europea, Jose Manuel Barroso, che avrà lo scopo di «individuare i necessari elementi di un piano sull'occupazione dei giovani, oltre ad accelerare e aumentare il sostegno alle Pmi, fonte di nuovi posti di lavoro nell'Ue".
Sul tavolo italiano si parlerà quindi dei circa 3,6 miliardi del Fondo sociale europeo (Fse) e dei 4,3 del Fondo regionale Ue (Feder), per complessivi 8 miliardi di finanziamenti 2007-2013 non ancora impegnati. Dai dati della Commissione europea emerge, in particolare, che fanalino di coda nell'utilizzo dei finanziamenti Ue è il programma operativo Abruzzo (79,10% dei fondi da impegnare entro 2013), seguito dal programma operativo Campania (75,16%), Sicilia (72,36%), Puglia (66,24%) e Calabria (60%). Seguono, Umbria (56,58%), Lazio (55,25%), Basilicata (54,31%), Sardegna (53,91%), Molise (52,74%), Toscana (50,8%), Veneto (50%), Liguria (48,21%), Marche (46,34%), Valle D'Aosta (45,34%), Friuli Venezia Giulia (43,21%), Piemonte (40,54%), Lombardia (39,44), Provincia autonoma Bolzano (33%), Emilia Romagna (31,99), Provincia autonoma di Trento (10,24%).
2 febbraio 2012