Il commento di Anffas Onlus Veneto
La Regione Veneto ha approvato il suo bilancio dando purtroppo un taglio netto ai servizi sociali, le cui risorse infatti, nonostante le rassicurazioni date dal Consiglio Regionale alle associazioni locali, tra cui anche Anffas Onlus Veneto, sono stae ampiamente ridotte. Con evidenti ripercussioni future sulla vita di tante persone con disabilità. Per approfondire la questione è possibile leggere la notizia sul sito di superando cliccando qui
Su questo argomento erano già intervenute Anffas Onlus Veneto e la Fish Veneto con il comunicato che riportiamo di seguito.
Disabilità: associazioni chiedono mantenimento fondo originario
Appello in extremis perchè venga mantenuta in Bilancio la dotazione di 750 milioni originariamente prevista per gli interventi sociali. Viene dai rappresentati delle principali associazioni impegnate nel settore che hanno oggi incontrato il vicepresidente della Commissione Sanità Claudio Sinigaglia al quale hanno chiesto di farsi interprete in Consiglio della "indignazione" di tutto quel mondo che ha a che fare con la disabilità e l'handicap, dalle persone che soffrono di questa difficile situazione alle loro famiglie, dagli operatori ai comuni, sempre più in difficoltà nella erogazione di questi servizi.
"L'assessore ci ha imbrogliato - ha detto Maddalena Borigo, presidente di Anffas Veneto - perché ha prima assicurato uno stanziamento di 750 milioni e poi candidamente informa che il settore si dovrà accontentare di 721".
"Si tratta di una riduzione importante - ha aggiunto Lilia Manganaro, vicepresidente della *Federazione Italiana per il superamento dell'handicap cui Anffas Onlus aderisce - che ci impedirà di dare continuità ai nostri servizi. Anche perché - ha precisato - sulla posta dei 721 milioni graverà quet'anno anche la voce riguardante le disabilità definite "gravissime", per un importo di 17 milioni, che fino allo scorso anno era in capo al capitolo della sanità".
Di "inganno e scelte incomprensibili" ha parlato anche la vicepresidente del Movimento per l'handicap Leda Cossu per la quale la diminuzione dei fondi a disposizione non consentirà di dare risposta a tutti coloro che sono in lista di attesa per entrare nelle strutture di accoglienza, nonostante la disponibilità di posti.
Quanto allo specifico delle voci interessate al taglio i rappresentanti delle associazioni evidenziano come rispetto al 2010 nel bilanci 2012 mancano all'appello 6 milioni per l'inserimento delle persone con disabilità, 4 e mezzo per il trasporto, che avrà a disposizione solo un milione e mezzo, e due milioni per "aiutare" i comuni ad inserire i disabili nei centri diurni.
"Ci aspettiamo - hanno concluso - che le ultime ore di discussione portino consiglio e consentano di ripristinare almeno lo stanziamento originario".
27 marzo 2012