Fonte ILO - Con circa il 15% della popolazione mondiale che vive con una disabilità (di cui l'80% nei paesi in via di sviluppo), vi è una crescente domanda di politiche commerciali internazionali che affrontino le sfide e le opportunità specifiche che si presentano alle persone con disabilità.
In un significativo passo avanti verso un commercio internazionale inclusivo, è stato istituito un informale Technical Working Group inter-organizzativo su commercio e inclusione della disabilità. Questa iniziativa riunisce personale di UN Trade and Development, International Trade Centre (ITC), International Labour Organization (ILO) e World Trade Organization (WTO).
Il gruppo, che funziona come una rete informale di personale, mira ad assistere i governi nell'integrazione dell'inclusione della disabilità nei programmi di commercio e sviluppo. Accoglie con favore la partecipazione del personale delle organizzazioni internazionali con sede a Ginevra coinvolte nel commercio e nello sviluppo, in particolare quelle che fungono da punti focali tecnici.
"La Finlandia accoglie con favore il lancio dell'Inter-Agency Technical Working Group per guidare il lavoro sul commercio e l'inclusione della disabilità. Il commercio inclusivo della disabilità svolge un ruolo fondamentale nel raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile dell'Agenda 2030", ha affermato Ilkka Saarinen durante la sessione del WTO Public Forum "Commercio inclusivo della disabilità: sfruttare le tecnologie digitali per far funzionare il commercio per tutti" tenutasi l'11 settembre u.s.
L'evento ha segnato la prima attività congiunta del gruppo, evidenziando il suo impegno nella condivisione delle conoscenze sull'intersezione tra commercio e inclusione della disabilità. Il Working Group mira inoltre a sviluppare programmi di formazione per dotare gli esperti del commercio delle competenze necessarie per integrare l'inclusione della disabilità negli accordi commerciali, nelle politiche e nelle normative.
Momenti salienti della sessione
La sessione si è concentrata sul rendere il commercio internazionale più inclusivo per le persone con disabilità. I ??relatori dell'ITC, UNCTAD, ILO e del Ministero degli Affari Esteri finlandese hanno discusso il ruolo del commercio nel superare barriere come l'accesso alle tecnologie assistive, la discriminazione sul posto di lavoro e le limitate opportunità economiche. Hanno sottolineato l'importanza della raccolta dati per informare le politiche commerciali inclusive per le persone con disabilità e sfruttare le tecnologie digitali per l'accessibilità.
Angela Ellard, vicedirettrice generale dell'OMC e moderatrice della sessione, ha affermato: "Il commercio è più di un semplice scambio di beni e servizi: ha il potenziale per abbattere le barriere che le persone con disabilità devono affrontare, tra cui la discriminazione sul posto di lavoro, i pregiudizi e le limitate opportunità economiche".
La dott. ssa Amrita Bahri e la dott. ssa Mariangela Linoci hanno osservato che, mentre il 27% degli accordi commerciali contiene disposizioni relative alla disabilità, questi spesso si concentrano su lavoro e uguaglianza senza affrontare barriere critiche come l'accesso ai dispositivi di assistenza e alle opportunità di commercio digitale. Hanno chiesto politiche commerciali basate sui dati e inclusive e un migliore accesso agli strumenti digitali per le persone con disabilità.
Dan Rees, Direttore dell'ILO Action Programme on Supply Chains, ha sottolineato l'importanza del dialogo sociale e delle disposizioni sul lavoro per garantire l'inclusione della disabilità negli accordi commerciali. Luz Maria de la Mora, Direttrice DITC UNCTAD, ha sottolineato la necessità di una migliore raccolta dati e integrazione delle misure relative alla disabilità nelle politiche commerciali.
Ilkka Saarinen, direttore dell'unità di politica commerciale del Ministero degli Affari Esteri della Finlandia, ha sottolineato che il commercio inclusivo della disabilità ha un impatto sul 15% della popolazione mondiale. Ha sostenuto l'integrazione delle considerazioni sulla disabilità nel commercio digitale e ha suggerito iniziative come una riduzione tariffaria "zero per zero" sulle tecnologie assistive.
Perché l'inclusione della disabilità è importante
Le politiche commerciali hanno il potenziale per affrontare le barriere incontrate dalle persone con disabilità in settori quali infrastrutture e servizi sociali. Le politiche commerciali inclusive dovrebbero consentire alle persone con disabilità di partecipare attivamente alla definizione delle agende commerciali, migliorare le condizioni di lavoro e creare migliori opportunità nei settori di maggior valore.
L'informale Inter-Agency Technical Working Group on Trade and Disability Inclusion supporta un sistema commerciale globale guidato dai membri che rifletta le esigenze delle persone con disabilità. La vicedirettrice esecutiva dell'ITC, Dorothy Tembo, ha sottolineato la responsabilità del gruppo di "contrastare i preconcetti e mostrare alla comunità internazionale che il commercio inclusivo della disabilità va di pari passo con un mondo prospero e più equo".
Nelle sue osservazioni conclusive, Tembo ha evidenziato la necessità di una maggiore inclusività nel commercio, in particolare per le persone con disabilità. Ha sottolineato l'importanza di creare posti di lavoro di qualità attraverso il commercio e di dissipare l'idea sbagliata che le disabilità impediscano i contributi economici. "È come tutti gli altri. Ci sono alcune cose che possiamo fare e altre che non possiamo fare, ma questo non ci esclude dall'essere contributori attivi allo spazio economico", ha affermato. Tembo ha chiesto collaborazione e soluzioni concrete per integrare l'inclusività nelle pratiche commerciali, assicurando che nessuno venga lasciato indietro nel sistema commerciale globale.