Il 23 settembre 2024, Anffas Nazionale ed Anaste (Associazione Nazionale Strutture Territoriali) hanno presentato un'istanza al Governo e alle istituzioni pubbliche* finalizzata a richiedere l'adozione di improcrastinabili misure perequative e di sostegno ai settori sanitari, socio-sanitari, sociali ed assistenziali, da esse rappresentate.

Richiamando l’attenzione sulle disposizioni della Corte Costituzionale - che in più sentenze ha sottolineato come il diritto alla salute e alle prestazioni sociali di natura fondamentale non debba essere soggetto a limiti finanziari generali, ed in particolare, la sentenza n. 62/2020 che ribadisce che il finanziamento dei servizi sanitari deve essere garantito per assicurare la dignità umana e i diritti di solidarietà sociale - e la giurisprudenza europea - che sottolinea l’importanza di servizi di interesse generale che siano accessibili e di qualità, come ad esempio l'art. 168 del Trattato sul Funzionamento dell'Unione Europea (TFUE) e il Protocollo 26 con cui si riconoscono il ruolo fondamentale che i servizi sanitari e assistenziali rivestono per la tutela della salute psicofisica dei cittadini - le due associazioni, rappresentative di strutture ed enti impegnati nell’assistenza a persone anziane e con disabilità, denunciano una situazione di crisi economica che mette a rischio la qualità e la continuità dei servizi essenziali erogati.

Le associazioni avvertono, infatti che, in assenza di interventi urgenti e mirati, la crisi economica del settore sanitario e socio-sanitario potrebbe diventare irreversibile dove il rischio è quello di un'ulteriore riduzione della qualità e dell'accessibilità dei servizi, con gravi ripercussioni per la salute e il benessere di anziani, disabili e altre categorie fragili della popolazione.

Pertanto, Anffas e Anaste hanno posto all'attenzione delle Istituzioni di cui sopra tre precise richieste:

  1. di accertare in sede di programmazione delle politiche economiche e di bilancio, la priorità, rispetto ad altri impegni di spesa dello Stato, delle necessità correlate ad un adeguato finanziamento dei servizi erogati dalle Strutture ed Enti rappresentati, attuativi dei LEA e dei LEPS;
  2. di adottare i necessari provvedimenti normativi per destinare una quota del Fabbisogno Sanitario Nazionale all'incremento della dotazione del Fondo Nazionale delle non autosufficienze (ovvero reperire per il medesimo scopo nuove risorse) in misura almeno pari a 1.4 miliardi di Euro su base annuale salvo l'insorgere di ulteriori necessità, con espresso vincolo di utilizzare dette risorse per l'incremento degli attuali livelli tariffari e a garanzia, pro futuro, dell'adeguata remunerazione dei servizi erogati dalle Strutture e dagli Enti Accreditati tenuto anche conto della incidenza del fenomeno inflattivo sui loro costi operativi e di gestione;
  3. di adottare i necessari provvedimenti normativi volti a contribuire alla copertura dei costi del rinnovo per il triennio in corso dei CCNL di settore, in particolare del CCNL Anffas (recentemente rinnovato) e del CCNL Anaste, in corso di rinnovo.

Anffas e Anaste auspicano che le loro istanze vengano accolte, avvertendo al contempo che, in caso contrario, saranno costrette a intraprendere ulteriori iniziative per tutelare i diritti delle persone assistite e garantire la sopravvivenza delle strutture che operano in questo settore così strategico per la collettività.

La lettera è disponibile cliccando qui

*La nota congiunta è stata trasmessa all'attenzione della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Ministero della Salute, del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, del Ministro per le Disabilità, della Conferenza Permanente per i Rapporti tra Stato e Regioni, dell'ANCI, del Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro e per conoscenza alla Presidenza della Repubblica.