Fonte Inclusion Europe (di cui Anffas è parte) - I membri di 20 paesi aderenti ad Inclusion Europe, tra cui anche Anffas Nazionale, si sono riuniti per un incontro di 3 giorni per parlare delle priorità nell'advocacy e per condividere il lavoro svolto in tutta Europa per i pieni diritti e l'inclusione delle persone con disabilità intellettive e delle loro famiglie.
Argomenti per la futura advocacy e ricerca
Al centro dell'incontro c'è stata la discussione sui temi per la promozione e la ricerca di Inclusion Europe negli anni a venire. Ecco alcuni dei suggerimenti:
- Un buon supporto per le persone con disabilità intellettive
- Sostenere la scelta e l'emancipazione
- Migliori opportunità di lavoro e politiche per favorire l’accesso a buoni posti di lavoro
- Pratica di autodifesa, strumenti, sviluppo
- Situazione delle giovani famiglie, genitori di bambini piccoli con disabilità intellettiva
Peggioramento dell’accesso al supporto
Si è discusso anche di come molti paesi stiano rendendo più difficile per le persone con disabilità intellettive accedere a un buon supporto. Ciò ha un impatto particolare sulle persone con disabilità intellettive e sui loro familiari provenienti da contesti a basso reddito.
Condivisione tra organizzazioni e paesi
I partecipanti hanno condiviso varie iniziative volte a migliorare il supporto e l'inclusione:
- Sostenere un migliore accesso al sistema giudiziario
- Nuove leggi a sostegno dell'occupazione delle persone con disabilità, integrate da nuove iniziative che creano posti di lavoro
- Garantire che le istituzioni pubbliche forniscano informazioni accessibili alle persone con disabilità intellettive, comprese notizie di facile lettura
- Autodifesa e difesa della deistituzionalizzazione
Cosa viene dopo?
I partecipanti all'incontro hanno anche avuto modo di conoscere un nuovo rapporto dell'EDF sulla capacità giuridica e hanno pianificato i prossimi passi nel lavoro di Inclusion Europe:
- il rapporto sugli indicatori di inclusione del 2024
- le raccomandazioni per l'edilizia abitativa
- la conferenza "Hear our Voices!" per il 2025
- e le formazioni nazionali di advocacy organizzate ogni anno.