Fonte Inclusion Europe (a cui Anffas aderisce) - In occasione della Giornata internazionale della donna 2025, Inclusion Europe ha posto l'attenzione su tutte le donne che si prendono cura dei propri familiari con disabilità intellettive.
Madri, sorelle, zie, figlie e nonne assumono spesso il ruolo di badanti per i loro familiari con disabilità intellettive. Il lavoro che svolgono spesso rimane invisibile, non retribuito e non riconosciuto.
Gli effetti dell'assunzione di tali responsabilità di cura possono avere un impatto negativo sulle donne. Circa 7,7 milioni di donne non lavorano a causa delle responsabilità di cura, il che le espone a un rischio maggiore di povertà, riduzione della pensione ed esclusione sociale.
Uno dei motivi per cui le donne familiari si assumono così tanto lavoro di assistenza è la mancanza di servizi di assistenza accessibili, convenienti e di buona qualità in tutta Europa. A volte, i servizi di assistenza formali semplicemente non sono disponibili. Ciò non riguarda solo le persone con disabilità (intellettive) stesse, ma anche le loro famiglie. L'assistenza informale fornita dai genitori costituisce ancora il peso dell'assistenza e del lavoro di supporto che le persone con disabilità ricevono oggi.
Sebbene ciò valga sia per i membri maschili che femminili della famiglia, una ricerca dell'Istituto europeo per l'uguaglianza di genere ha dimostrato che il 62% delle persone che forniscono assistenza informale a lungo termine nell'UE sono donne.
Nella strategia europea per l'assistenza, la Commissione europea ha esortato gli Stati membri a stabilire piani d'azione nazionali per rendere l'assistenza nell'UE più disponibile, accessibile e di migliore qualità per tutti. Ciò è importante affinché le donne possano tornare a essere membri della famiglia per i propri cari anziché fornitori di assistenza.
Come ha affermato l'ex Commissaria per l'uguaglianza, Helena Dalli: "Investire nell'assistenza significa investire nell'uguaglianza di genere e nell'equità sociale. (...) Investire nell'assistenza significa garantire pari possibilità di scelta, dignità e autodeterminazione".
Inclusion Europe riconosce il lavoro che le donne svolgono per prendersi cura e supportare i propri cari, laddove i servizi di assistenza formali falliscono. Investire nella qualità dell'assistenza e nell'accessibilità dei servizi è fondamentale, in modo che madri, sorelle, nonne, figlie e zie in tutta Europa possano essere di nuovo membri della famiglia, e solo questo, per i propri cari!