Fonte Inclusion International - In occasione della Giornata di discussione generale delle Nazioni Unite sull’art. 29 della Convenzione sui diritti delle persone con disabilità, Oliver Lewis ha parlato a nome di Inclusion International, sottolineando l’importanza della piena partecipazione politica per le persone con disabilità intellettive.
L’art. 29 riconosce il diritto di ogni persona a votare, candidarsi e partecipare attivamente alla vita pubblica. Tuttavia, in molti paesi, le persone con disabilità intellettive si trovano ancora escluse dal processo elettorale. Alcune legislazioni impediscono loro di esprimere il proprio voto, ritenendo erroneamente che non siano in grado di prendere decisioni. Questa discriminazione nega loro lo status di cittadini a pieno titolo, portando i politici a ignorare le loro esigenze quando formulano leggi e politiche.
Anche laddove il diritto di voto è riconosciuto, le elezioni restano spesso inaccessibili. La mancanza di informazioni in formato facile da leggere e il persistere di pregiudizi rappresentano barriere significative. Un autorappresentante spagnolo ha raccontato: "Ho subito discriminazioni quando ho votato perché credevano che non fossi capace".
Per affrontare questi problemi, Inclusion International ha collaborato con le Nazioni Unite per individuare 45 criteri utili a verificare se un’elezione è inclusiva. L’organizzazione ha chiesto all’ONU di includerli nelle proprie linee guida per i governi, al fine di promuovere elezioni accessibili e rispettose dei diritti di tutti.
Il diritto di voto è un pilastro fondamentale dell’inclusione sociale. I governi devono agire concretamente per modificare le leggi discriminatorie, rendere il processo elettorale accessibile e combattere lo stigma che ancora circonda la partecipazione politica delle persone con disabilità intellettive.
È possibile guardare il discorso (in lingua inglese) di Oliver qui: UN Web TV (alle 18:20)