Nella Gazzetta Ufficiale n. 104 del 07-05-2025 è stato dato avviso della pubblicazione del decreto interministeriale recante “Criteri e modalità di riparto della quota parte di euro 30 milioni del Fondo unico per l’inclusione delle persone con disabilità per finanziare interventi finalizzati al riconoscimento del valore sociale ed economico dell’attività di cura non professionale del caregiver familiare per l’anno 2024.

Le risorse sono destinate alle Regioni per il successivo trasferimento agli ambiti territoriali sociali.

Ma prima che i caregiver delle persone con disabilità (purtroppo ancora oggi trattasi di una ridottissima platea) possano accedere a tali fondi, sono numerosi i passaggi e gli adempimenti che i soggetti a vario titolo coinvolti sono chiamati a porre in essere; ciò con il concreto rischio di non garantire la continuità nell’erogazione di queste necessarie risorse per i caregiver interessati.

Dall’analisi del Decreto di riparto effettuata dal Centro Studi Giuridici e Sociali di Anffas Nazionale emerge, infatti, che, prima che queste risorse arrivino agli ambiti (e quindi solo dopo ai caregiver), vi sono una serie di adempimenti e scadenze, ovvero le Regioni entro il 7 agosto 2025 dovranno trasmettere al Dipartimento per le politiche in favore delle persone con disabilità la richiesta delle risorse, congiuntamente alla delibera di Giunta regionale contenente gli indirizzi di programmazione regionale in materia, unitamente al monitoraggio sull’utilizzo del Fondo relativo, addirittura, all’annualità 2022. Solo dopo il 7 agosto 2025, quindi, i Ministeri competenti potranno procedere alla verifica della coerenza della documentazione inviata dalle Regioni e avranno, a loro volta, quarantacinque giorni per dare loro riscontro: pertanto, saremmo già a fine settembre 2025.

Ma non finisce qui in quanto le Regioni, una volta ricevuto il via libera da parte dei Ministeri, hanno a disposizione ulteriori sessanta giorni per trasferire concretamente le risorse agli ambiti territoriali. Pertanto, se tutto dovesse andare bene e nella migliore delle ipotesi, i caregiver non vedrebbero assegnate loro le risorse prima di fine novembre 2025.

Appare evidente, quindi, come tale meccanismo necessiti di un importante intervento di semplificazione in modo tale da garantire ai caregiver interessati la continuità nell’assegnazione delle risorse a loro destinate e dei relativi interventi finanziati dal Fondo.

Apprezzabile l’aumento delle risorse destinate che, se per il 2023 erano pari a 25.807.485,00, per il 2024 sono state incrementate dal Ministero per le disabilità a 30 milioni, ma, come detto, si auspica di poter intervenire per il futuro in termini di semplificazione.

A ciò sicuramente potrà contribuire anche il Tavolo tecnico - costituito attraverso il Ministero per le Disabilità d’intesa con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali - per l’analisi e la definizione di elementi utili per una legge statale sui caregiver familiari, auspicandone al più presto la conclusione dei lavori per addivenire a una legge nazionale che riconosca e sostenga il fondamentale ruolo svolto dai caregiver familiari.