“Gli Stati Parti garantiscono alle persone con disabilità il godimento dei diritti politici e la possibilità di esercitarli su base di uguaglianza con gli altri, e si impegnano a:

(a) garantire che le persone con disabilità possano effettivamente e pienamente partecipare alla vita politica e pubblica su base di uguaglianza con gli altri, direttamente o attraverso rappresentanti liberamente scelti, compreso il diritto e la possibilità per le persone con disabilità di votare ed essere elette, tra l’altro:

(i) assicurando che le procedure, le strutture ed i materiali elettorali siano appropriati, accessibili e di facile comprensione e utilizzo;

(ii) proteggendo il diritto delle persone con disabilità a votare tramite scrutinio segreto, senza intimidazioni, in elezioni ed in referendum popolari, e a candidarsi alle elezioni, ad esercitare effettivamente i mandati elettivi e svolgere tutte le funzioni pubbliche a tutti i livelli di governo, agevolando, ove appropriato, il ricorso a tecnologie nuove e di supporto;

(iii) garantendo la libera espressione della volontà delle persone con disabilità come elettori e a questo scopo, ove necessario, su loro richiesta, autorizzandole a farsi assistere da una persona di loro scelta per votare…”

È questo quanto mette in evidenza la prima parte dell’articolo 29 della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità relativo a “Partecipazione alla vita politica e pubblica” andando così a ribadire come la partecipazione politica e il voto siano un diritto di tutti i cittadini con disabilità, anche con disabilità intellettive e disturbi del neurosviluppo, e come sia fondamentale garantire i materiali informativi accessibili al fine di rispettare la libera espressione della loro volontà politica, così come la possibilità di avere assistenza per entrare e votare in cabina elettorale.

Eppure siamo ancora lontani dalla piena accessibilità del voto in entrambi in sensi” afferma Roberto Speziale, presidente nazionale Anffas “Il diritto di voto è un pilastro della democrazia e in tale ottica non possono esistere cittadini di serie A e cittadini di serie B, così come purtroppo si sentono e vengono considerate le persone con disabilità intellettive e disturbi del neurosviluppo a cui lo Stato non fornisce supporti e strumenti per poter esprimere un voto consapevole e partecipare attivamente alla vita pubblica e politica del paese”.

“Non ci sono, infatti, materiali informativi accessibili, quindi ad esempio redatti in linguaggio Easy to Read (facile da leggere) e in CAA - Comunicazione Aumentativa Alternativa che consentono di capire per cosa si sta votando e quali effetti ha il proprio voto, e non vi è neanche la possibilità per i cittadini con disabilità intellettiva e disturbi del neurosviluppo di poter essere accompagnati in cabina, poiché il voto assistito per legge è consentito solo alle persone che hanno una disabilità fisica: non è quindi previsto l'accompagnamento nemmeno da parte di un familiare”.

Chi ha una disabilità intellettiva o del neurosviluppo non è minimamente considerato come un potenziale elettore” prosegue il presidente “e questo è provato anche dal fatto che gli stessi spot istituzionali che passano sui canali RAI hanno giustamente la versione LIS ma nessun altro tipo di informazione accessibile e ad aggravare la situazione c’è anche il linguaggio discriminatorio, stigmatizzante e stereotipato che viene utilizzato in alcuni spot per riferirsi alle persone con disabilità, cosa che abbiamo già segnalato alla RAI, al ministro per le disabilità On. Alessandra Locatelli, e al Presidente Autorità Garante Nazionale dei diritti delle persone con disabilità, avv. Maurizio Borgo”.

“Per cercare di tutelare al massimo il diritto di voto dei cittadini con disabilità intellettive e disturbi del neurosviluppo Anffas ha realizzato una guida al voto del referendum scritta in linguaggio facile da leggere e validata dai nostri lettori di prova, e una versione scritta in CAA così da consentire davvero a tutti di avere gli strumenti necessari per poter esprimere il proprio voto”.

Conclude il presidente: “Quello che ci auspichiamo è che questo gap si colmi presto e che le istituzioni e gli organismi competenti garantiscano l’esigibilità del diritto di voto anche dal punto di vista dell’assistenza in cabina.

La guida in linguaggio facile da leggere è disponibile cliccando qui.

La guida in CAA è disponibile cliccando qui