Una importante partecipazione sia in termini numerici che relativamente agli argomenti trattati e agli interventi ha caratterizzato gli Stati Generali sulle disabilità intellettive e disturbi del neurosviluppo di Anffas nella regione Marche, ultimo appuntamento prima della pausa estiva e dell’Assemblea Nazionale Anffas del 5 e 6 luglio p.v.

Anche in questa occasione l’evento ha rappresentato “Un’occasione preziosa di confronto e condivisione capace di accendere i riflettori sulle reali esigenze delle persone con disabilità intellettive e disturbi del neurosviluppo, promuovendo politiche inclusive” così come sottolineato anche nel messaggio arrivato dall’on. Alessandra Locatelli, Ministro per le disabilità, che per impegni istituzionali non ha potuto essere presente ma che ha comunque voluto far arrivare un suo contributo ad Anffas.

Gli Stati Generali hanno coinvolto istituzioni locali, realtà del Terzo Settore, famiglie, operatori e soprattutto autorappresentanti della regione che, come è ormai consuetudine in Anffas, hanno dato il via al dibattito portando all’attenzione dei partecipanti le loro dirette esperienze con le carenze di una realtà territoriale che non riesce ancora a porre al centro la persona e a  tutelare i diritti delle persone con disabilità, in particolare intellettive e con disturbi del neurosviluppo, e delle loro famiglie.

Nel corso dei lavori è emersa chiaramente – attraverso l’intervento online del Prof. Gianluca Busilacchi (Università di Macerata e Direttore scientifico del Centro Regionale di Ricerca e Documentazione sulla Disabilità, Regione Marche) “I servizi per la disabilità nella regione Marche: uno stato dell’arte”, la sessione “I diritti delle persone con disabilita intellettive e disturbi del neurosviluppo. Quadro Generale”*, con la relazione dell’Avv. Alessia Maria Gatto, componente del Centro Studi Giuridici e Sociali Anffas Nazionale e i due panel di dibattito tra le realtà Anffas della regione Marche e tra gli enti del Terzo Settore e le Istituzioni - la necessità di fare rete al fine di raggiungere l’obiettivo della piena applicazione dei diritti sanciti dalla Convenzione ONU, ancora troppo spesso disattesi o marginalizzati nella quotidianità: tra le criticità emerse in tal senso vi sono state le difficoltà ad avere il progetto di Vita individuale, personalizzato e partecipato, la carenza di risorse economiche dedicate, l’assenza delle istituzioni, gli ostacoli ai percorsi del Durante Noi, Dopo di Noi e relativi alla vita indipendente, all’accessibilità al sostegno concreto alle famiglie, in particolare ai genitori anziani, e soprattutto il permanere di forti pregiudizi nei confronti delle persone con disabilità intellettive.

“I diritti non sono concessioni e non sono negoziabili e lo abbiamo ribadito in maniera forte e coesa sia a Macerata che nel nostro recente intervento alla COSP18 in sede ONU” dichiara il presidente nazionale Anffas Roberto Speziale “Non è più il tempo dell’attesa ma dell’agire, attraverso una collaborazione concreta tra Terzo Settore e istituzioni che abbia alla base co-progettazione e co-programmazione, le due parole chiave per un futuro realmente inclusivo e rispettoso dei diritti delle persone con disabilità e delle loro famiglie”.

Mario Sperandini, Presidente Anffas Marche: “Questo nostro appuntamento ha visto la partecipazione delle realtà territoriali Anffas che hanno dimostrato la volontà di avviare un percorso comune, di creare una forte rete  e una collaborazione sinergia con obiettivi condivisi per generare un cambiamento duraturo nel tempo ed essere ancora di più una voce autorevole e una presenza attiva sul nostro territorio

 

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