L’epilessia rappresenta per Anffas un tema di prioritario interesse. Infatti, tale condizione riguarda anche un grandissimo numero di persone con disabilità Intellettive e disturbi del Neurosviluppo.
Da sempre le istanze e tante problematiche che riguardano queste condizioni sono portate avanti da Anffas in stretta collaborazione con AICE che, a sua volta, si occupa con impegno e competenza di tale tema.
Anffas, dopo aver atteso invano per mesi e richiesto, a propria volta, che si ponesse fine a questo intollerabile ed ingiustificato ritardo, ritiene non più tollerabile alcuna ulteriore attesa.
Tra l’altro, costringere un Presidente di una prestigiosa associazione, quale AICE, a porre in essere uno sciopero della fame non è degno di alcun commento. Pertanto, “Anffas tutta esprime pieno sostegno e piena solidarietà a Giovanni Battista Pesce, presidente AICE, chiedendo che, ognuno per quanto di competenza, provveda a sbloccare l’iter di approvazione del Disegno di Legge 898, fermo da oltre un anno per questioni burocratiche”.
A parere di Anffas “Non è accettabile, in quello che dovrebbe essere un paese civile come il nostro, che il presidente AICE sia stato costretto a tanto per vedere rispettati i diritti delle persone con epilessia. Siamo preoccupati per le condizioni di salute del presidente Pesce ed auspichiamo che, al più presto, giungano notizie rassicuranti che lo facciano desistere da questa estrema forma di protesta. Ricordiamo che Anffas ed AICE, insieme, si stanno battendo per i diritti delle persone con epilessia e dei loro familiari, che aspettano da troppo tempo che si ponga fine, attraverso una apposita legge, a quella che in atto rappresenta una vera e propria forma di discriminazione che impedisce il pieno esercizio del diritto di cittadinanza in condizioni di pari opportunità con gli altri cittadini, così come sancito dalla nostra Carta Costituzionale”.
Si ricorda, infatti, che il Disegno di Legge 898 è volto a garantire e tutelare i diritti delle persone con epilessia, in relazione ad ambiti importanti come inclusione sociale, accesso all'assistenza sanitaria, misure per persone con epilessia in condizione di farmacoresistenza, ecc.
Così conclude il Presidente Nazionale di Anffas Roberto Speziale: “La domanda che sorge spontanea è: per quale motivo le persone con disabilità, i loro familiari e le associazioni che le rappresentano, sono costrette, per far valere i propri diritti, ad azioni estreme? Quando la Politica assumerà piena e definitiva consapevolezza che questa assurda “burocrazia” sta minando i diritti di persone che sono cittadini come gli altri e non di serie B, ponendovi riparo? Non c’è più tempo e non si può attendere oltre. Infatti, le persone con disabilità ed i loro familiare vanno messi in condizione, qui ed oggi, di condurre una vita al pari degli altri”.
“Il gesto del presidente Pesce è un grido di allarme che rende palese quanto ancora “certa burocrazia” sia indifferente verso le reali necessità dei cittadini con disabilità. Anffas si unisce, quindi, ad AICE e al suo presidente a cui non farà mancare supporto per questa battaglia, sostenendo la voce di quanti da troppo tempo, invano, aspettano una risposta”.